DATA: 14 marzo 1915 - DA: ... - Bari
Caro tenente,
Ho molto gradito la bellissima fotografia degli ufficiali che
hanno preso parte al primo corso d'istruzione sulle
mitragliatrici.
Nel ringraziarla del suo gentile pensiero, mi compiaccio
vivamente con lei per l'ottima qualifica che le fu assegnata alla
fine del corso.
Cordiali saluti.
Suo aff.
...
Bari, 14/3/915
DATA: 18 ottobre 1915 - DA: zia Ambrosina - Teramo
Teramo 18-10-1915
Carissimo nipote
Con piacere abbiamo accolto la tua buona notizia, annunciandoci
la tua prossima venuta con una breve licenza; per ora ci
accontentiamo con questa, in presso speriamo che ritorni per
sempre, e così cesseranno le nostre pene e le nostre angustie.
Io, ringrazio sempre il Signore che ti ha liberato da qualunque
pericolo, e coll'aiuto di Dio speriamo fare presto ritorno e
rivederci in buona salute. Devi sapere che il nostro pensiero si
comunica, perché nell'ultima mia io te ne parlava di ritornare e
al giorno 13 corrente scrivesti la prima cartolina, dandoci la
consolante notizia. Tuo zio ha gia parlato con il carrettiere di
Teramo, che quando anderà in Ascoli ritirare la tua roba.
Abbiamo ricevuto le tue ultime gruppette e te ne ringraziamo. Ti
raccomando la tua casetta forse tu quando ritorni ti dispiace a
lasciarla, non è vero?... Povero Umberto!... la tua vita
strapazzata che devi fare mi affligge abbastanza, ma speriamo che
col presto tutto finirà questi tristi giorni. Pazienza. La tua
corrispondenza ci giunge tutti i giorni, ed io te ne sono grata.
Se nelle mie lettere io scrivo qualche sciocchezza, tu sarai
tanto buono di compatire la mia ignoranza, perché il dispiacere
della guerra non mi fa stare la testa a posto.
Lascio col salutarti assieme col Signor Capitano Squadrani.
Ricevi affettuosi saluti da tuo zio, Argira, incenzo, Filomena,
Teresa e dalla famiglia Morganti. Da me abbiti infiniti saluti e
presto rivederci.
Tua aff.ma zia
Ambrosina
DATA: 23 dicembre 1915 - DA: Silvano Malandra (Anghebeni)
All'Egregio Signor Tenente
Adamoli
Ieri ho incontrato il nostro Sig. Maggiore che si recava in
licenza, il quale mi pregò di salutarla a mio nome e di
augurarle buone feste natalizie.
Anghebeni 23-12-915
Il Maresciallo
Malandra
DATA: 24 luglio 1916 - DA: Franchi 43. Reggimento Fanteria/Comando
24 luglio 916
Carissimo Adamoli
Graditissimi mi giungono i suoi rallegramento, che mi dicono come
Ella sia guarito dalla gloriosa ferita.
Avevo saputo che il I Batt. della guardia, al quale mi legano
vincoli di amicizia, non mi era lontano e ne attendevo la
conferma dal mio ufficiale di amministrazione che è a Campana.
Vedo dalla sua cartolina che siamo allo stesso corpo d'armata.
Spero perciò di rivederla presto. Frattanto cordiali saluti a
Lei ed ai carissimi del battaglione.
Coi migliori ... sentitissimi un'affettuosa stretta di mano.
... Franchi
DATA: 30 agosto 1916 - DA: Giovanni Papa - Mauthausen
Sig. Umberto Adamoli
Tenente della R. Guardia Finanza
I° Battaglione - Sez. Mitragliatrici
Zona di guerra - Italia
Spedisce: Papa Giovanni
Brigadiere di Finanza
Prigioniero di guerra n. 23489
Mauthausen
Mauthausen, 30 agosto 916
Esimio Sig. Tenente,
Una signorina milanese, mia temporanea conoscente, mi ha scritto
che Lei fraternamente si è interessato di notificarle che io ero
caduto sul campo di battaglia il 21 maggio.
Lei, il mio valoroso tenente, è allora vivo? il mio cuore,
creda, in questo momento palpita forte di gioia; vorrei trovarmi
vis a vis per rivederlo e dirle tante belle cose.
La ringrazio immensamente per l'interessamento avuto, però non
capisco perché il M.llo Malandra la mattina del 21 fatale, non
ha informato Lei, ch'io, malandato com'era, fuggito dal posto di
medicazione, ero venuto con lui a Costesin, per riprendere il mio
posto, da dove mi ha voluto mandare allo scaglione. Io, per
ubbidire ciecamente ho corso sotto fitta fucilieria, e alla
fontana sono caduto nelle mani degli austriaci. Angius è stato
preso al posto di medicazione vicino al cimitero, ed è qui con
me.
Sarei contento se Lei mi scrivesse qualcosa sulla sorte dei miei
mitragliatori; spero si siano salvati in molti. Bravi! facciano
sempre il loro dovere. Smetto di scrivere perché non posso più
inoltrarmi, Le auguro tante belle cose e che presto il guidardone
dei forti e valorosi brilli sul suo core.
Tanti saluti al M. Malandra ed ai miei vecchi mitragliatori. A
Lei tanti rispettosi ossequi. Suo subordinato
Papa Giovanni
Il sig. Tenente Bertè e la g. Di Orazio sono quì.
Papa Giovanni
Brigadiere di Finanza
Kriegsgefangenen N° 23489
Lagergruppe 2° baracke 44
- Mauthausen -
Austria
DATA: 1 settembre 1916 - DA: Giuseppe Rollino - Zona di Guerra
Zona di Guerra li 1./9. - 1916
S.T. Adamoli
Sono con questa mia lettera per farci il riscontro della sua
desiderata cartolina.
Il quale sono stato molto contento di lei! Che siè impegnato del
mio avere riguardo al mio collega Desanto Pascuale. Non saprei in
che modo ringraziare la S. Sua? S... Adamoli; La S... sua mi ah
domandato delle guardie che sono stati trasferiti nei Allpini, se
sono già fatto atti di valore; A, riguardo gli altri Battaglioni
non posso dirci niente. So solo che codesto Battaglione, mi è
pienamente contento delle guardie che sono stati trasferiti nei
alpini, dei compagni poi non si neparla, si sembra tutti fratelli.
A riguardo i s. Superiore non ce nessuna di ficoltà da noi che
siamo stati trasferiti, a quelli che sono permanente in codesto
Battaglione.
Signor T. Adamoli; in quanto ame, può stare tranquillo, che se
di fortuna andando di patulia di in contrare qualche patulia
nemica il valore dei Finanzieri D'Italia lo dimostrero io. Faro
la parte di quelli che non ci sono. Io il coraggio non mi manca,
e la forza non è comuni?...
Nel medesimo tempo gli farò sapere che il mio collega Desanto,
mi a scritto e midice che riguardo il verbale che o fatto fare,
mi a detto che già è un mese è più che a risposto.
Sono tanto a pregare la S. Sua, che appena ci sara giunto
risposta favore, farmi per venire il mio avere. Credo che la S.
Sua: ...
Mi saluta tanto i miei compagni che o la sciato alla dipendenza
di lei.
Tutti quelli che sitrovavano nella sua dipendenza di lei mi
l'asciano di salutarlo per parte di tutti.
Ringraziandolo inticipatamente del favore mio dicendomi per
sempre il suo in subordinato.
Giuseppe Rollino
Non manchera il tempo di mostrare il mio valore? ...
DATA: 14 ottobre 1916 - DA: Silvano Malandra - S. Maria Maggiore
(NO)
S. Maria Maggiore 14 ottobre 1916
Egregio Signor Tenente,
mi giunge or ora la sua carissima e graditissima lettera del 9
..., e mentre La ringrazio di tutto cuore per la bella notizia
ricevuta Le chiedo sinceramente scusa pel mio veramente lungo e
riprovevole silenzio.
La condotta da me tenuta su questo riguardo, specialmente verso
di Lei che fu il mio vero benefattore, lasciò veramente a
desiderare. Ora però mi accorgo di avere avuto mille volte torto
(e questo fu il mio errore) a pensare che Ella congedandomi
l'ultima volta che La vidi al fronte avesse voluto tacitamente
farmi comprendere che non meritavo la sua confidenza.
Con grande dispiacere e contro la mia stessa coscienza che ogni
giorno mi suggeriva di scriverle (dopo quel giorno) ritardavo
sempre più a darle mie nuove temendo ancora di mancare. E benché
consultando il mio passato non trovavo la ragione di questo mio
modo di procedere, pur tuttavia parevami che non fosse stata più
ben accetta una lettera del maresciallo rientrato al centro prima
che la grande e giusta guerra fosse terminata..
Oggi mi convinco di aver sbagliato, perché Lei è sempre quel
cuore forte e generoso di prima.
Le assicuro pertanto che non mi dimenticherò giammai di Lei né
del bene che realmente mi ha fatto e Le prometto che metterò
subito in pratica i suoi buoni e saggi consigli per poter al più
presto essere all'altezza del grado che, mercé la Sua proposta,
i Sigg. Superiori vollero conferirmi.
Gradisca intanto i sentimenti della mia imperitura riconoscenza,
accompagnati dagli auguri di ogni bene che di tutto cuore con la
mia conserte Le porgo, in attesa di incontrarla presto vittorioso
con la nuova destinazione.
Sempre rispettosissimo e devoto.
Malandra Silvano
S. Maria Maggiore (Novara)
DATA: 10 gennaio 1917 - DA: Silvano Malandra - Zona di Guerra
Zona di Guerra 10 Genn. 917
Caro Adamoli,
ti ringrazio sinceramente per la bellissima notizia ricevuta or
ora, la quale mi fa rammentare i giorni terribili, ma gloriosi
per la nostra Szione Mitragliatrici nei fatti d'arme del Costesin.
Colgo intanto l'occasione per chiederti scusa di tutte le
mancanze in quel tempo e dopo, posso aver commesso verso di te,
che fosti sempre buono, giusto e generoso.
Ben volernieri aderisco al tuo desiderio inviandoti la mia
fotografia in borghese, presa nel 1910 a Milano, non avendone pel
momento alcun'altra. Qualora questa non servisse, chiederò un
permesso al mio Signor Maggiore per potermene procurare un'altra
in divisa.
Contraccambio sinceri saluti, pregandoti di considerarmi sempre
fra le persone a te affezionate.
Sempre subordinatissimo.
Malandra Silvio
II Battaglione
DATA: 30 gennaio 1917 - DA: Silvano Malandra
30 Gennaio 1917
Carissimo Adamoli,
ben volentieri, giusto desiderio espresso con la tua del 15 c.m.,
ti invio la più recente mia fotografia in divisa di
combattimento, fatta eseguire dopo ricevuta la bellissima
notizia, che per il premio mi facesti conoscere. Grazie. Abbiti
di nuovo i sentimenti della mia profonda e sincera riconoscenza.
L'alta onorificenza e il grado di ufficiale che oggi posso
portare li debbo alle tue illuminate proposte. Quanto sei buono e
generoso caro Adamoli!
Chi ti conobbe non ti dimenticherà mai.
Cordialissimi saluti aff.mo
Silvio Malandra
DATA: 26 febbraio 1917 - DA: Giuseppe Coglitore (Rimini)
Carissimo Adamoli,
Ho letto nel "Finanziere" la solenne cerimonia per la
consegna della medaglia d'argento al valor militare che ti sei
meritata ed ho provato una tale soddisfazione nell'animo mio che
non so astenermi dal magnificartela con la presente. Bravo!
Evviva!
Io trovami al comando di questa tenenza di Rimini ed a te non
mancherà, forse, occasione di passare da questa stazione
ferroviaria ove potremmo, qualora me lo prevenissi, rivederci.
Avrei tanto, ma tanto piacere di rivederti, perché i veri amici
non si dimenticano mai.
Io ho moglie e tre marmocchi, e tu?
Mio fratello è sempre a Buenos Aires, ove ha fatto una buona
fortuna.
In attesa di tue buone nuove ti bacio ed abbraccio caramente.
Tuo aff.mo
Giuseppe Coglitore
DATA: 9 marzo 1917 - DA: Col. ...
R. GUARDIA DI FINANZA
COMANDO LEGIONE TERRITORIALE
... 9.3.1917
Caro Tenente,
ho appreso con vivo compiacimento la notizia dell'ambita
ricompensa al valore militare che Ella si è saputa guadagnare
col contegno veramente esemplare tenuto di fronte al battaglione
... ... nel proteggere il ripiegamento dei nostri a ... . Con la
sua ... e con le altre belle qualità militari di cui dette prova
in quella difficile contingenza si è reso benemerito della
Patria e del Corpo. Questo poi deve andar fiero d'annoverarla fra
i suoi figli più eletti, che in questa ... guerra hanno versato
copiosamente il loro sangue generoso e di cui la stessa farà
giustizia, narrandone le nobili gesta.
La prego di gradire le mie congratulazioni insieme ai più
affettuosi saluti ed auguri.
Aff.
Col. ...
DATA: 7 agosto 1917 - DA: Laura Larh Valenti (La Thuile)
La Thuile
7-8-17
Gentile Tenente, venerdì 10 cor. M. Arriverò ad Aosta
coll'automobile pubblica .-. E partirò alle 12 per Torino...
Potrò avere il piacere di vedervi?... Mi perdoni se sono tanto
importuna -.
Distinti ossequi anche da mio marito e auguri.
Laura Larh Valenti
DATA: 30 settembre 1917 - DA: ... Brighe... (Parma)
CARABINIERI REALI
Parma, 30-9-1917
Carissimo Adamoli,
ho sentito con molto rincrescimento come tu abbia la febbre ed
anche molto forte, ma spero però che ora ti sentirai molto
meglio, se non completamente guarito. Il bel 1° Battaglione
Finanzieri ti farà onore sono sicuro, e per questo forse lo
avranno messo in uno dei posti dove si combatte più
accanitamente. Del resto per chi non è profano della storia
militare, il valore dei Finanzieri, dimostrato nella campagna
attuale non è una rivelazione, ma bensì la continuazione di una
serie lunghissima ed interminabile, quasi ignorata di
brillantissimi episodi di valor militare e di spirito di
abnegazione.
Quel giorno di febbraio che ti consegnarono la medaglia al valore
così ben guadagnata al Costesin, e che io sfilai davanti a te
con un plotone di fanti della Brigata Sassari, oltre rendere gli
onori ad un amico valoroso ed a due suoi dipendenti, io volli
dare ai miei soldati una lezione di morale, e che cioè da quanto
vedevano avessero da trarre ammaestramento per ammirare e stimare
degnamente i prodi finanzieri.
Sento che sei vicino alla "Sassari" e spero ne
riporterai buona impressione.
Io me la passo abbastanza bene, ma ti confido che pur essendo
conscio di compiere opera importantissima, mi sento quasi
umiliato davanti a tanti ufficiali che spesso vedo asciugarsi ...
la fronte. Ho compiuto il mio dovere anch'io quando sono stato
alla frontiera ma ora non esserci più mi sembra una menomazione
alla dignità personale.
Come potrai ben immaginare c'è una quantità di disertori ai
quali bisogna dare la caccia, oltre a lunghe e non semplici
pratiche inerenti al servizio d'istituto cui bisogna dar corso.
Non frequento la compagnia di nessun ufficiale e nessuna società,
eccettuata quella di un giovanissimo collega sicialiano: studio e
leggo assiduamente per conto mio, e così passo le mie giornate.
Quanto prima ti manderò una cartolina fotografica in ricordo che
spero gradirai.
Scusa tanto la pessima calligrafia che iè in proporzione solo
con il buon ricordo che ho di te.
Affettuosissimi saluti.
Tuo ... Brigh...
DATA: 4 novembre 1917 - DA: la sorella Argira (Teramo)
Teramo, 4-11-917
Carissimo Umberto,
Non ti so descrivere l'angoscia e il dolore che abbiamo sofferto
per la perdita di Udine con tanti altri paesi. Sappiamo pure in
che modo hanno combattuto i nostri soldati. Vigliacchi hanno
tradito orribilmente nel periodo più solenne della nostra guerra.
Crediamo che quest'anno si fosse dato il più potente impulso
alla santa impresa, per avverare il nostro più bel sogno...
Ora comprendo l'amor di patria e non ho mai sentito tanto la
necessità di piangere per essa, e credimi che sono feroce contro
quelli che hanno abbandonato il loro posto, dando così passo
libero all'odiato nemico. Tu raccomandi calma alla popolazione,
perdonami se ti fo delle osservazioni, ma noi siamo troppo buoni
e pazienti per sopportare tante e tante cose.
E' l'esercito tutto, che deve unificarsi alla tua buona coscenza
verso la patria specialmente, e amare l'Italia come l'ami anche
tu.
Zio ha passato giorni di agitazione e vi sono state notti che non
ha dormito bene. Eravamo anche in pensiero per te, ma
fortunatamente giunse il telegramma il giorno 2 mese corr. Il
quale ci assicurò che anche questa volta grazie a Dio ti sei
scampato dai pericoli. Hai ricevuto un'altra mia lettera, scrivi
sempre, stai tranquillo che Iddio ti protegge, e poi v'è anche
mamma con le nostre sorelle...
Noi stiamo bene, gli zii ti salutano affettuosamente.
Con la speranza nel cuore di leggere quanto prima nei giornali la
nostra rivincita ti saluto e ti bacio.
Tua affettuosa sorella
Argira
Oggi abbiamo ricevuto anche la tua lettera
DATA: 3 giugno 1918 - DA: Ghivarello
3/6 918
Caro Adamoli,
Oggi da ... ho potuto avere l'indirizzo tuo e quello di
Silvestri, e mi affretto a mandarti (dal Comando), una per te ed
una per lui, due copie del mio volumetto che, concepito sulle
rive del ... sonoro, in bei tempi, cresciuto sull'altopiano di
Asiago e, scampato miracolosamente alla bufera di Caporetto,
viene a te dalle rive del Piave sacro alla difesa d'Italia.
Quante cose sono passate in tre anni! Eppure, dopo tutto, guai se
non si continuasse la guerra.
Da qualche giorno siamo in turno di riposo e, come ben puoi
comprendere lo si passa abbastanza bene. In linea è un'altra
cosa poiché i nemici sono tre l'austriaco, le zanzare e la
malaria.
Da ieri soffro di reumatismo articolare, e il solito disturbo,
ricordo della guerra anche lui che di quando in quando da segni
di vita. E tu che fai di bello? E Silvestri? Scrivetemi qualche
volta e mi farete piacere.
Nella scorsa settimana mi ha scritto Meucci promettendomi una
recensione, forse sul "Finanziere" al mio libro.
Manco a dirlo sono sempre tenente. Della pratica imbastita da
Silvestri, a Domodossola non è stato possibile avere notizie.
Sono in lista per la promozione ad anzianità nient'altro.
In febbraio, u.s. sono stato riproposto per la scelta ma anche
quella, malgrado tutte le lodi del mio colonnello medico, non ho
avuto esito felice poiché al Ministero non si trovano...
Continuo a fare quello che posso ed anche, modestia a parte,
qualche cosa di più. Sono amico dei Czechi i quali fanno molto
bene, e con loro e coi miei, nelle ore d'ozio faccio il
combattente.
Ricordami e, per te e per l'ottimo Silvestri, abbiti i miei
saluti migliori.
Tuo Ghivarello
DATA: 30 agosto 1918 - DA: Pio Bovone (S. Maria Maggiore)
Brigata - S. Maria Maggiore 30-8-'18
Egregio Sig. Tenente,
Perdoni il mio poco rispetto tenuto verso Lei; non le inviai che
qualche cartolina, e spero che le siano giunte. Però sempre
chiesi ed ebbi sue notizie, per mezzo del caro mio fratello che
si trova lui pure a Genova, che Lei spesse volte troverà. Mai
potrò dimenticarlo, quanto i giorni di ricordi passati alla sua
dipendenza al fronte.
Il fratello mio, mi comunicò che fra breve, sarò tramutato in
qualche brigata migliore; che io veramente desidererei.
Non potrei lagnarmi ove mi trovo, ma il servizio di montagna, ne
sono oramai stanco; ed è causa che mi trovo un poco malaticcio.
Ormai siamo (imboscati) per questo approfittiamo per passare una
vita migliore, ed appagare i sacrifici passati in tre anni di
fronte.
Dirle la verità, il mio desiderio ancora da quanto rientrai; era
e sarebbe di venire alla sua dipendenza; ma già questo è
impossibile, perciò accontentiamoci d'andare fra breve, a fare
una vita migliore.
Per questo vengo a ringraziarlo infinitamente a Lei, del disturbo
presosi, quando al passato, come al presente, a mio favore.
Sig. Tenente, non tornerebbe alla fronte con una sua vecchia
squadra di mitraglieri? Se ci chiamano, saremo sempre pronti al
nostro dovere.
Nel mese entrante facilmente dovrò recarmi al comando di
Circolo, per ritirare la medaglia al valor civile di bronzo e non
d'argento come mi credevo.
Sinceramente me la consegnerà il Sig. Maggiore Squadrani Cav.
Luigi, in cui sono alla sua dipendenza. Però desidereri nessuna
cerimonia.
Sig. Tenente, attendo la licenza che sono per il momento sospese;
per venirlo a trovare a Genova, più ancora che nel mese
entrante, trovasi mio fratello superiore in licenza, proveniente
dal fronte.
Alla Tenenza, che si trova in questa mia caserma stessa -
comandata dal Sig. Tenente Pilla Sig. Luigi - vi è al comando;
una fotografia in grutto; di tutti gl'allievi ufficiali del suo
corso; fra i quali Lei pure che spesse volte la guardo.
Alla città di Genova si sta bene in tutto... e l'auguro un buon
divertimento, e ogni bene. Lo ringrazio infinitamente, con il
desiderio di rivederlo al più presto. Disti.mi saluti suo
subalterno vecchio mitragliere glorioso.
g. Pio Bovone
DATA: 16/9 - DA: Ghivarello
Caro Adamoli,
Oggi ho avuto il piacere di vedere Pollina ed io ne approfitto per inviarti due righe certo che ... ti avrà di quando in quando recati i miei saluti. Io ho sede, molto instabile, a Cividale dove trovasi il Comandante e pochi uomini, e quasi ogni giorno faccio decine e decine di km. In camion o a piede secondo ... ... Nei giorni scorsi sono nei pressi di Monte Santo dove il nostro Battaglione (voglio dire il 1°) ed anche l'8° ha un Plotone.
Ieri sono arrivato per diporto oltre Caporetto, domani o domanl'altro tornerò ad ... e probabilmente si salirà a Lempa.
Sarei contentissimo di ritrovarti, ... finora non ho incontrato che qualche vecchio ...
Anche coll'8° non mi trovo male però per ragioni ... avrei preferito restare al primo il quale è il 1° veramente, e si che l'8° va benino ma dal contatto di certi altri nasce il contrasto stridentissimo...
E' purtroppo così caro Adamoli e nel caso nostro non sono i meno per quanto eletti che tirano i più.
Questi bravi signori non parlano che di tornare al fronte nord, per questi... Eroi soltanto la si può continuare la guerra. Io non sono e non ci tengo a fare il bellicoso però non ti nascondo che molte volte mastico amaro. Almeno al 1° non si facevano certi discorsi.
E tu come te la passi? Se mi scrivi qualche volta ricordati che mi fai sempre un piacere, e poiché tu sei più vicino alla guerra, mi faresti un vero regalo se riusciste a trovare anche per me una delle mazze famigerate o qualche piccolo cimelio in... soprannumero.
Tanti saluti al capitano Ricciardelli, a don Salvatore agli altri amici e per te una cordialissima stretta di mano.
16/9 tuo Ghivarello