(segue) Il distacco dai compagni ciechi
(25 novembre 1914)
[Inizio scritto]

      Ma voi non mi perderete: dodici anni della mia vita di partito sono o dovrebbero essere una sufficiente garanzia della mia fede socialista. Il socialismo è qualche cosa che si radica nel sangue. Quello che mi divide ora da voi non è una piccola questione è una grande questione che divide il socialismo tutto.
      Amilcare Cipriani sul cui nome abbiamo fatta una mirabile lotta al sesto collegio (voi la ricordate quella grande lotta?) Amilcare Cipriani non potrà più essere vostro candidato perché egli ha dichiarato a voce e per iscritto che se i suoi settantacinque anni glielo permettessero egli sarebbe sulle trincee a combattere contro la reazione militarista europea che soffoca la rivoluzione. Il tempo dirà chi aveva ragione e chi aveva torto in questa formidabile questione che non si era mai presentata al socialismo semplicemente perché non si era mai presentata alla storia umana una conflagrazione come quella attuale in cui milioni e milioni di proletari sono gli uni contro gli altri. Non è cosa di tutti i giorni quella di una guerra come l'attuale che ha qualche rassomiglianza con l'epopea napoleonica. Waterloo fu del 1814; forse nel 1914 qualche altro principio andrà per terra qualche altra corona andrà in frantumi forse si salverà la libertà e si inizierà una nuova era nella storia del mondo...
      (Applausi).
      ...specialmente nella storia del proletariato il quale in tutte le ore critiche mi ha visto qui in questo stesso posto come mi ha visto in piazza.
      Ma vi dico fin da questo momento che non avrò remissione non avrò pietà alcuna per tutti coloro che in questa tragica ora non dicono la loro parola per paura dei fischi o per paura delle grida di abbasso.
      (Applausi).
      Non avrò remissione non avrò pietà per tutti i reticenti per tutti gli ipocriti per tutti i vili! E voi mi vedrete ancora al vostro fianco. Non dovete credere che la borghesia sia entusiasta del nostro interventismo. Essa ringhia ci accusa di temerarietà e paventa che il proletariato munito della baionetta possa servirsene per gli scopi suoi.

(segue...)