(segue) L'Italia nel gennaio del 1915
(25 gennaio 1915)
[Inizio scritto]
Così uno scrittore
svizzero
lo Zahn
pubblica una ode ed ha inviato denaro per la Croce
Rossa germanica.
Una personalità politica
di Basilea ha mandato alla Frankfurter Zeitung informazioni sulle
truppe e sulle difese svizzere.
Il romanziere Schaffner di
Basilea è andato a Berlino a inneggiare alla Germania e a
cantare il Deutschland über
alles in pubblico comizio.
Lo scrittore Schaffner ha
pubblicato nel Neues Deutschland che la Svizzera deve uscire dalla
sua neutralità per aiutare la Germania ed averne in compenso
l'Alta Savoia
la regione di Gex e una parte della Franca Contea
per
formare così una punta avanzata della Germania verso il
mezzogiorno
preconizzando anche una alleanza coll'Austria onde la
Svizzera possa arrotondarsi anche verso l'Italia.
La Neue Zürcher
Naclirichten è giunta fino al punto di insultare alla sventura
del Belgio
dicendo che la neutralità del Belgio sarebbe stata
violata dallo stesso governo belga
ed ha chiamato il Belgio
traditore della Germania
dicendo che questa aveva quindi pieno
diritto di castigarlo.
Sono tutti documenti che val la
pena di conoscere perché denotano uno stato d'animo che ci può
preparare qualche sorpresa. La Svizzera si compone di 24 cantoni
di
cui uno di lingua italiana
ma su quello non credo ci sia da fare
molto assegnamento; del resto so che lo stato maggiore si preoccupa
abbastanza di questa eventualità
che cioè la Svizzera
lasci passare per amore o per forza le truppe del Kaiser
le quali si
troverebbero pertanto subito in Lombardia.
In Italia c'è qualche
moto di armeggii segreti: Bülow che va a colloquio con Giolitti
e Giolitti che diviene subito neutralista assoluto; il gran giornale
torinese che dopo cinque mesi scrive un articolo nel quale conclude
con queste parole sintomatiche: che forse tacendo
e non svalutando
la preparazione militare saremmo in grado di «risparmiare tutto
il sangue e molto denaro».
(segue...)
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