(segue) «Verboten»
(28 febbraio 1915)
[Inizio scritto]

      Il paese ha atteso durante questi lunghi mesi un gesto di fierezza e di autonomia nella nostra politica estera e si è trovato dinanzi a un governo sempre incerto che buttava là delle frasi a doppio o a triplo senso che accontentavan tutti e nessuno.
      Qui e non altrove sono i germi della «guerra civile». E la guerra civile scoppierà inevitabile e travolgente — malgrado il divieto dei comizi — se questa neutralità nasconderà nelle sue more troppo lunghe il mercato o il tradimento.
      28 febbraio 1915.