(segue) Dal vecchio al nuovo ministero
(14 giugno 1916)
[Inizio scritto]

      Domandiamoci: poteva continuare una commedia del genere nella quale tutti o molti personaggi recitavano la loro parte senza impegno senza passione senza sincerità? Il gabinetto Salandra viveva sopra un duplice equivoco: quello interventista e quello neutralista. Gli interventisti lo appoggiavano per la tema del peggio i neutralisti per lo stesso motivo. Quando per effetto di circostanze o volontà di uomini si fosse determinata una coincidenza fra queste due correnti essa avrebbe provocato la caduta subitanea del ministero come infatti è avvenuto.
      Si chiede: ma era proprio questo il momento opportuno per una crisi ministeriale ora che il nemico è riuscito a penetrare nel vecchio territorio nazionale? È già stato rilevato che tutte le nazioni belligeranti hanno avuto cambiamenti parziali o globali dei rispettivi governi. Quella Russia che gli austro-tedeschi ritenevano incapace di riprendere l'offensiva — e se ne accorgono in Galizia e siti limitrofi — ha cambiato più volte i suoi ministri: l'ex ministro della guerra è fra l'altro sotto processo e chiuso in carcere. Anzi il fatto che la crisi sia scoppiata col nemico alle porte d'Italia è una garanzia nel senso che tale crisi non può avere che una soluzione interventista cioè di continuità in ciò che di buono fu fatto ieri di riparazione in ciò che fu manchevole e in generale di rafforzamento e miglioramento di tutta la nostra azione politica e militare.
      Nessuno nemmeno il più abietto fra i sudekumizzati del socialismo ufficiale ha osato patrocinare un ritorno alla «tesi» del «parecchio» di giolittiana memoria. Nessuno può pensare a patteggiamenti a transazioni nel momento in cui i soldati si battono e valorosissimamente. La parte invasa del territorio francese non è nemmeno paragonabile per vastità e importanza a quella che abbiamo perduto noi eppure la Francia ha rinnovato il suo governo scegliendo uomini più risoluti i quali si sono addimostrati sinora all'altezza degli avvenimenti.

(segue...)