(segue) Battisti
(12 luglio 1917)
[Inizio scritto]

      Il Cristianesimo che ha visto in questa guerra il fallimento del precetto evangelico della fraternità fra tutti gli uomini non ha dato al mondo nessuno dei suoi adepti che abbia avuto il coraggio di un gesto di negazione e di rivolta.
      Il socialismo meno ancora. Queste idee non hanno spinto nessuno al sacrificio. Hanno subito la tempesta in istato di rassegnazione e di impotenza. Nessun cristiano nessun socialista è andato alla morte in nome del cristianesimo e del socialismo. Spettacolosa aridità morale e storica del misticismo cattolicizzato e del materialismo storico dogmatizzato. Un'idea è al tramonto quando non trova più nessuno capace di difenderla anche a prezzo della vita. Cesare Battisti non è morto in nome del cristianesimo o in nome del socialismo qual'è comunemente inteso e praticato: è morto in nome della Patria.
      L'internazionalismo facile degli ultimi cinquant'anni di storia europea aveva ormai cacciato fra le anticaglie ideologiche la nozione di Patria. Il socialismo tedesco aveva dilatato artificiosamente la classe al disopra delle frontiere e non era che una manovra pangermanista. Ma la Patria viveva. Nel segreto e nel silenzio ma viveva.
      Quando nell'agosto del 1914 la Germania iniziò la sua impresa di saccheggio e di crimini le Patrie minacciate si raccolsero in se stesse tesero tutte le loro energie centuplicarono le loro capacità di lotta; milioni di uomini che avevano creduto e giurato nella «classe» andarono ai confini; la classe fu sommersa nella Nazione la Patria tornò ad essere una realtà insopprimibile ed eterna. Non si spiega diversamente il fatto che milioni di uomini siano corsi a combattere e a morire se non spinti da qualche cosa di superiore che ha fatto tacere tutte le altre voci tutti gli altri interessi tutti gli altri amori tutti gli altri istinti compreso quello primordiale della conservazione. Non basta un regolamento di disciplina o un articolo del Codice Militare a determinare un fenomeno così grandioso! È l'idea di Patria che ha avuto i suoi soldati e i suoi martiri la sua consacrazione di sangue il suo suggello di gloria.

(segue...)