(segue) Battisti
(12 luglio 1917)
[Inizio scritto]

      Guglielmo Oberdan offerse all'Italia la sua giovinezza per dare all'Italia Trieste Cesare Battisti dopo venticinque anni rinuncia con ferreo stoicismo alla sua forte virilità per dare Trento all'Italia. Ora o non più. Cogliere l'attimo storico o morire.
      Ma dalle Alpi bianche di neve e vermiglie di sangue dalle rive dell'Isonzo che assiste alla rinascita dell'Italia dalle pietraie orride del Carso; dal petto dei vivi dalle fosse innumerevoli dei morti il grido di Cesare Battisti è stato udito è stato raccolto: è diventato un grido di battaglia. Ora o non più. Ora: contro la Germania che ha scatenato la guerra contro l'Austria ch'è stata sua complice contro la Turchia e la Bulgaria vassalle ora bisogna battere senza remissione senza compromessi sino all'ultimo. Ora contro tutto ciò che risorge dal basso per avvilirci per umiliarci per tradirci lotta senza quartiere. Ora per i giusti e sacri confini di nostra gente per il nostro domani per la classe redenta nella Nazione per la Nazione nobilitata nel mondo bisogna resistere e saper morire. Ora o non più. Il tragico dilemma è inciso a caratteri indelebili nel cuore del popolo italiano.
      Per quanto sia grave il fardello il popolo — malgrado le sobillazioni degli indolenti e dei criminali — non lo getterà prima di aver toccato la meta. Non si rimette a domani. Il processo di liquidazione della vecchia Europa è incominciato e deve finire. Dopo i Romanoff il turno tocca agli Hohenzollern e agli Absburgo. Dall'interno o dall'esterno non importa: il destino degli imperi centrali è segnato. La loro potenza è diminuita. Il diritto che promana da Dio sta diventando un inutile arcaismo dinanzi al diritto vivente e perenne dei popoli. Quando la Rivoluzione impugna le armi e fa tuonare i cannoni monarchi e cortigiani sentono che il loro dominio sta per finire.
      La forca di Battisti come la croce del Golgota è alta sull'orizzonte mentre tutto intorno la tempesta infuria. Ma il sereno verrà. Già qualche spiraglio di azzurro s'intravvede tra le nuvole. Il meriggio solatio non è lontano.

(segue...)