Chilometria jugoslava
(31 luglio 1917)
Nel suo vigoroso discorso
pronunciato l'altra sera a Roma
in commemorazione di Cesare
Battisti
il ministro Comandini ha accennato a una recente
pubblicazione di propaganda imperialistica jugoslava edita sotto il
patronato del grande oriente di Francia. Si tratta di un opuscolo che
reca sulla copertina la seguente dicitura che letteralmente
trascriviamo: «Liberté
egalité
fraternité.
In nome e sotto gli auspici del grande oriente di Francia. Supremo
consiglio per la Francia e le colonie francesi Loggia unione oriente
di Belgrado. La controversia italo-serba
illustrata da due
esposizioni in contraddittorio. Del fratello I - Vassa U. Jovanovic.
11 Rue de l'Echelle
Paris.»
Nell'attesa di leggere il processo
verbale della famosa riunione massonica di Parigi
che tanto rumore
di polemica ha sollevato in tutta Italia
quest'opuscolo c'informa
sulle idee dominanti nella massoneria francese. Vale la pena di
leggere colla necessaria attenzione questo preteso contraddittorio
fra un massone italiano e il suo fratello. Preteso
diciamo
perché
sino nella disposizione tipografica del libro
la parte consacrata
alla tesi italiana è meschina; non solo
ma il fratello
italiano sceglie così male i suoi argomenti
da far nascere il
sospetto ch'egli lo faccia apposta per dar modo al fratello serbo di
confutarli trionfalmente.
Non si dica che queste polemiche
jugoslave sono inutili
dal momento che i governi responsabili hanno
già fissato nei loro accordi la soluzione dei problemi
territoriali presenti e futuri. I patti dei governi devono essere
accettati lealmente dall'opinione pubblica
altrimenti restano sulla
carta. Ora
i campioni della Jugoslavia e in particolare quelli della
Slovenia
la cui devozione agli Absburgo è venuta di nuovo e
clamorosamente allo scoperto nell'adunata di Praga
si affrettano a
proclamare che accetteranno i «patti diplomatici conclusi fra
l'Italia e gli alleati
solo ed in quanto saranno favorevoli alla
causa jugoslava». Non si deve dar tregua a questo imperialismo
jugoslavo che rivela ogni giorno più chiaramente il suo
carattere di obliqua manovra austriaca allo scopo di seminare
zizzania fra l'Italia e gli alleati
anche e soprattutto perché
l'opinione pubblica dei paesi amici ci sembra particolarmente incline
ad accoglierne il punto di vista.
(segue...)
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