(segue) Nitti e l'uva acerba
(19 ottobre 1917)
[Inizio scritto]

      La manovra dell'on. Nitti — che evidentemente ritiene di essere l'uomo della nuova situazione — non si limita solo agli approcci di Roma e al discorso di Montecitorio ma si estende alla creazione di nuovi organi giornalistici che dovrebbero sostenere la politica nuova. È annunciata da varie parti la prossima pubblicazione a Napoli che avrà il titolo Il Mezzogiorno. Si è detto anche ché l'armatore inglese sir Peyrce entrava nella combinazione ma la notizia è stata smentita. Fra i promotori del giornale troviamo nomi che non ci sono ignoti. Per esempio il signor Canto non sarebbe per caso il signor Kant amministratore della casa Bender e Martiny la cui dubbia italianità ha dato luogo a vivacissime contestazioni e polemiche anche sul nostro giornale? Fra i promotori non c'è anche certo Angiolillo reduce dall'America e direttore di una rivista quasi clandestina nell'ultimo numero della quale c'era un articolo di esaltazione lirica all'on. Nitti?
      Fra i redattori del futuro Il Mezzogiorno dell'on. Nitti troviamo altre persone singolari e precisamente un avvocato Mezza non obliato nelle cronache milanesi. Un certo Bafi il cui nome se malamente non ricordiamo deve essere apparso sul taccuino del famoso Weinhart e in Aversa fratello del nunzio apostolico a Monaco di Baviera e morto da poco in circostanze eccezionali... Si è parlato anche di un giornale a Milano ma l'idea è tramontata perché mancano i mezzi tecnici e cioè le linotypes e le rotative necessarie. Sembra invece ormai definita anche nei dettagli l'iniziativa per il giornale a Napoli il cui programma sarebbe — naturalmente — la pace per accordi e compromessi.
      Indubbiamente l'on. Nitti pone la sua candidatura a presidente del consiglio dei ministri. Egli non può accontentarsi di un posto in subordine. Deve avere il primo. Può accadere — come nella vecchia favola — che l'uva sia acerba. Ma i nittiani si ritengono sicuri di «arrivare al portafoglio» e l'illustre Sanarelli che non ha mai scoperto i microbi della febbre gialla del Brasile ha dimenticato gli atroci oltraggi di cui lo gratificò l'on. Nitti in piena camera e si è già attribuito per autoelezione il ministero dell'agricoltura.

(segue...)