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torna Garibaldi...
(2 febbraio 1918)
Si formavano corpi
di volontari
trasformati poi nei «reparti d'assalto». Da
questo avvenimento è ispirato il presente articolo -
pubblicato sul «Popolo d'Italia» il 2 febbraio 1918 - che
prende il titolo dal ritornello del canto popolare per i Garibaldini
che andarono a combattere su le Argonne
in difesa della Francia
prima della entrata in Guerra dell'Italia.
A poco a poco
per un movimento
che vorremmo più celere
sotto la spinta e la lezione
formidabile degli avvenimenti
la nostra guerra che si era «involuta»
torna ad essere quale noi la volemmo: una guerra di libertà
per tutti i popoli oppressi. L'intesa anti-austriaca che l'opinione
pubblica italiana ha già accettato
— non per niente noi
siamo il popolo dalle intuizioni più rapide! — si
disposa oggi ad un altro avvenimento d'ordine militare: l'annuncio
della creazione di un Esercito garibaldino. È certo che ieri
quel telegramma che veniva da Roma
ha «rimescolato» il
sangue a migliaia e migliaia di persone di ogni condizione
di ogni
età. Ci avevano detto che l'epoca del «garibaldinismo»
era inesorabilmente chiusa. Ci eravamo abituati alla macchina. Il
tedesco ci vinceva perché noi non abbiamo fatto che copiarlo.
La materia era tutto
lo spirito umano nulla. Si chiedevano dei
cannoni
soltanto dei cannoni e non si pensava alle anime. Si è
visto
noi abbiamo visto che la efficienza dei mezzi meccanici non
basta ad evitare la disfatta
quando ci sia una deficienza negli
spiriti. Fra una massa di automi e un'altra massa di automi
riporta
la vittoria la massa più attrezzata e disciplinata; ma tra una
massa bruta e una massa cosciente — anche quando ci sia
sproporzione di numero
ma eguaglianza di mezzi — nessun dubbio
che la massa cosciente sgominerà la massa bruta. La storia dei
popoli si riassume in questo dinamismo universale. E che cosa hanno
fatto in questi ultimi tempi
gli strateghi che guidano gli eserciti
se non rendere omaggio a questa verità colla creazione di
reparti speciali di assalto
collo sceverare cioè dalla massa
alcuni elementi «volontarionistici»
elementi di urto
di
dedizione totale al sacrificio? Tutti gli eserciti di tutti i tempi
non hanno avuto questi gruppi di volontari
questi gruppi che
dovevano fare
essere un «di più» degli altri?
(segue...)
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