(segue) Celebrazione della Vittoria
(11 novembre 1918)
[Inizio scritto]
Ahi! serva Italia
di dolore
ostello
Nave senza nocchiero in gran
tempesta
risuonasse ad ammonimento della
Patria. Ma oggi l'Italia non è più serva: è
padrona di se stessa e del suo avvenire. Non è più nave
senza nocchiero in gran tempesta
che un orizzonte meraviglioso le si
schiude dinanzi con la vittoria. E tutto il popolo è il
nocchiero di questa nave
che
protesa superbamente fra tre mari e
tre continenti
veleggia serena e sicura verso i porti delle supreme
giustizie nell'Umanità redenta di domani.
(Il discorso interrotto ad ogni
frase da scroscianti applausi
è salutato alla fine da una
ovazione immensa. Molti abbracciano e baciano l'oratore. Tutti
acclamano freneticamente all'Italia
alla Vittoria ed a Mussolini).
|