(segue) Ritorno alla ragione?
(11 marzo 1920)
[Inizio scritto]
«In Imola si era sparsa la
voce di svaligiamenti tipo luglio 1919.
«Allora
vi era stato un
tentativo di assalto al Magazzino Cooperativo
da parte di una
masnada di incoscienti d'ambo i sessi; tentativo fallito per la
intromissione dei nostri compagni subitamente accorsi.
«Le aberrazioni sono
frequenti al mondo! Il tentativo poteva ripetersi.
«Inopportuna la
sorveglianza al Magazzino Cooperativo?
«Ma no! Lasciamola
chiamare inopportuna dai malintenzionati
che se vi erano
avranno
avuto lo scorno di non mettere in esecuzione quanto avevano
progettato.
«Ma da chi si professa
amico della cooperazione
no!
«Il partito socialista è
una forza
nel nostro piccolo ambiente
e ne doveva pur dare la
sensazione
contro tutte le degenerazioni!».
E
più sotto — ci
si consenta di citare abbastanza largamente l'articolo
perché
non vogliamo essere accusati di impiccare un uomo per una frase —
il foglio socialista tratteggia così le degenerazioni del
sovversivismo bagolone:
«Tentativi — stampa
La Lotta — di porre la discordia in mezzo agli organizzati
della Camera del Lavoro
tentativi di scissione
comparizione
improvvise qua e là in campagna con atteggiamenti di nuovi
salvatori dell'umanità sfruttata.
«Non si discute di
principi. Si sollevano degli egoismi
la passione smodata di
guadagnare senza un minimo sforzo
senza la più lontana
concezione del dovere.
«È rivoluzionario
tutto ciò?
«Se sì
disperiamo
pure di un crollo
più o meno prossimo
dell'attuale regime.
(segue...)
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