(segue) Posizioni e responsabilità
(24 dicembre 1920)
[Inizio scritto]
Giunti a questo punto
qualcuno
può chiederci: come superate la contraddizione fra il vostro
atteggiamento di forzata o spontanea disciplina all'interno e la
vostra solidarietà coll'indisciplina e lo rivolta dannunziana?
Non c'è da superare nulla
perché la contraddizione non
esiste
Fiume è uno Stato indipendente. Fiume è al di
fuori della giurisdizione politica di Giovanni Giolitti. Fiume ha
perfettamente ragione di opporsi alla esecuzione del Trattato di
Rapallo nelle clausole che la riguardano. Non bisogna dimenticare
questi fatti d'importanza essenziale. Il Trattato di Rapallo ha
creato lo Stato indipendente di Fiume senza consultare Fiume. Ha dato
dei confini a Fiume senza consultare Fiume. Essendosi ignorata la
volontà di Fiume
Fiume ignora la volontà dei
contraenti di Rapallo. Il Trattato di Rapallo
per ciò che
riguarda Fiume
non può essere eseguito contro Fiume. È
di una semplicità
di una logica e di una giustizia
cristallina. Roma potrebbe tenere a Belgrado questo leale discorso:
Noi abbiamo creato a Rapallo lo Stato di Fiume
indipendente
ma
appunto perché indipendente
questo Stato chiede di poter
intervenire nella delimitazione dei suoi confini. Vi proponiamo una
discussione a tre: Italia
Jugoslavia
Reggenza
limitatamente alla
questione fiumana. Chi può negare «a priori» la
possibilità di un accordo? E chi può escludere a priori
la possibilità di un accordo a due — Italia e Reggenza —
sulla base delle tre richieste d'annunziane da noi riportate ieri?
Il nostro atteggiamento è
così nettamente definito: solidarietà con Fiume
che è
nel suo diritto quando si oppone alla esecuzione del Trattato di
pace
concluso a sua insaputa e con dispregio di alcuni suoi diritti
e interessi fondamentali. Quanto alla Dalmazia
non intendiamo di
firmare cambiali in bianco. Attendiamo di vederci chiaro. Il 14
novembre giurammo in Millo. La lezione deve renderci prudenti. Anche
perché non crediamo all'estremismo del senatore Ziliotto. Dopo
le pubblicazioni impressionanti di Pagine Libere
il neo-senatore
dovrebbe chiudersi nel più rigoroso riserbo o anche buttarsi
in mare.
(segue...)
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