(segue) Il primo discorso alla Camera
(21 giugno 1921)
[Inizio scritto]
L'onorevole Federzoni ha ieri
parlato di una convenzione
che è diventata uno straccio di
carta
ed è la convenzione del 30 aprile 1919. In questa
convenzione sono chiaramente stabiliti dei patti fra il Governo
d'Italia e il Governo del Montenegro. E si dice precisamente: «A
seguito dell'accordo intervenuto fra il ministro italiano degli
affari esteri e il Governo del Montenegro (dunque un Governo del
Montenegro esisteva ancora in data 30 aprile 1919) rappresentato dal
suo console generale in Roma
commendatore Ramanadovich
si
costituirà a Gaeta
per cura del Governo montenegrino
un
nucleo di militari
ufficiali e truppa
tratti dai profughi
montenegrini. Il Governo montenegrino riceverà da quello
italiano i fondi in danaro necessari per il pagamento degli assegni
truppa ed ufficiali».
Seguono altre condizioni
fra le
quali l'ultima è: «La presente convenzione non può
essere modificata
che col pieno accordo tra il Governo italiano ed
il Governo del Montenegro».
Ora questa convenzione è
stata stracciata dopo la morte di Nicola del Montenegro. Si notarono
sintomi di disgregazione in mezzo alle truppe montenegrine
ed il
comando di queste truppe chiese organi militari al nostro Governo per
procedere ad una epurazione. Fu nominata una Commissione
che venne
presieduta dal colonnello Vigevano. La Commissione che doveva salvare
dalla disgregazione l'esercito montenegrino
fu la causa principale
della sua dissoluzione. Non solo
ma
in data 27 maggio
il conte
Sforza mise nuovamente il coltello alla gola del Governo montenegrino
dicendo: «O sciogliete le truppe o non vi darò più
i fondi per mantenere questi vostri soldati!».
E con ciò il conte Sforza
violava la convenzione 50 aprile 1919
perché in essa era
detto: «La presente convenzione non può essere
modificata che di pieno accordo fra i due Governi».
(segue...)
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