(segue) Il primo discorso alla Camera
(21 giugno 1921)
[Inizio scritto]
Dunque decisione unilaterale
perché il Governo del Montenegro
rappresentato dal suo
console generale in Roma
non l'aveva mai accettata.
Ma
in fine
il conte Sforza si
è giovato dell'esercito montenegrino
per un calcolo politico.
Agevolandone l'esistenza in Italia
il conte Sforza credeva di poter
avere dei patti migliori dalla Jugoslavia. Questo non è
avvenuto
ed in un dato momento l'esercito montenegrino è
stato buttato sotto il tavolo
come una carta che non si poteva più
giuocare.
Il fatto nuovo
le elezioni
della Costituente
non basta a giustificare l'abbandono tragico in
cui l'Italia ha lasciato il Montenegro
perché solo il venti
per cento degli elettori hanno partecipato alle elezioni
e solo il
nove per cento ha votato per l'annessione alla Serbia. Le autorità
serbe hanno instaurato nel Montenegro un regime di vero terrore e
hanno impedito la presentazione di liste
che contenessero nomi di
candidati favorevoli all'indipendenza del Montenegro. Ma non
riteniate
onorevole Sforza
che la questione del Montenegro sia
stata liquidata! Prima di tutto perché il popolo del
Montenegro è ancora in armi contro la Serbia
e voi lo sapete;
ed in secondo luogo perché il popolo italiano
per una volta
tanto
è unanime in tale questione. Persino i socialisti
e lo
dico a loro onore
parecchie volte nel loro giornale hanno dichiarato
che la causa dell'indipendenza del Montenegro è sacrosanta. Le
Università
da quelle di Bologna e di Padova
si sono
pronunziate per l'indipendenza del Montenegro.
Noi
fascisti
abbiamo
presentato una mozione. Voi dovete riscattare la pagina vergognosa
che avete scritto
assassinando il popolo montenegrino
con
l'accettare la nostra mozione. Se voi l'accetterete
cioè se
voi porrete ancora la questione davanti alle grandi Potenze
e se
farete in modo che sia indetto un plebiscito
io sono certissimo che
questo plebiscito
fatto in condizione di libertà
darà
dei risultati antiserbi.
(segue...)
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