(segue) Il primo discorso alla Camera
(21 giugno 1921)
[Inizio scritto]

      Neghiamo che esistano due classi perché ne esistono molte di più; neghiamo che si possa spiegare tutta la storia umana col determinismo economico. (Applausi all'estrema destra approvazioni).
      Neghiamo il vostro internazionalismo perché è una merce di lusso che solo nelle alte classi può essere praticato mentre il popolo è disperatamente legato alla sua terra nativa. (Applausi all'estrema destra).
      Non solo ma noi affermiamo e sulla scorta di una letteratura socialista recentissima che voi non dovreste negare che comincia adesso la vera storia del capitalismo perché il capitalismo non è solo un sistema di oppressione ma è anche una selezione di valori una coordinazione di gerarchie un senso più ampiamente sviluppato della responsabilità individuale. (Approvazioni). Tanto è vero che Lenin dopo aver istituito i Consigli di fabbrica li ha aboliti e vi ha messo i dittatori; tanto è vero che dopo aver nazionalizzato il commercio egli lo ha ricondotto al regime di libertà e (lo sapete voi che siete stati in Russia) dopo aver soppresso anche fisicamente i borghesi oggi li chiama da tutti gli orizzonti perché senza il capitalismo senza i suoi sistemi tecnici di produzione la Russia non si rialzerebbe mai più. (Applausi all'estrema destra commenti).
      E permettetemi che vi parli con franchezza e vi dica quali sono stati gli errori che avete commesso immediatamente dopo l'armistizio.
      Errori fondamentali che sono destinati a pesare sulla storia della vostra politica: voi avete prima di tutto ignorato e disprezzato le forze superstiti dell'interventismo. (Approvazioni). Il vostro giornale si coprì di ridicolo tanto che per mesi non ha mai fatto il mio nome come se con questo fosse possibile eliminare un uomo dalla vita o dalla cronaca. (Commenti). Voi avete incanaglito nella diffamazione della guerra e della vittoria. (Vive approvazioni all'estrema destra).

(segue...)