(segue) Per la vera pacificazione
(1 dicembre 1921)
[Inizio scritto]
Ora se voi partite da queste
premesse spirituali
allora vi sono di quelli i quali non vogliono
capire che il fascismo non è più un fenomeno
passeggero
ma è un fenomeno che durerà
si
trasformerà. Io lotto per trasformarlo.
Perché qualche volta voi
utilizzate quello che io vado dicendo contro gli stessi amici
come
io utilizzo quello che dicono i comunisti contro gli anarchici
e gli
anarchici contro i comunisti.
E voi
non volendo comprendere
questo fenomeno
ed essendo incapaci di battervi sul terreno pratico
per una ragione che io ho già esposto
perché il vostro
materiale umano è inefficiente sul terreno della violenza
allora voi
con una contraddizione palese
formidabile
dite: dateci
un Governo
che sarebbe un Governo borghese
ristabilite l'impero
della legge
voi vi spiegherete certi aspetti apparentemente
paradossali del fascismo italiano.
Vi si può dividere in due
categorie di fronte al fascismo: alcuni di voi sono nella posizione
del perfetto misoneista. (Bravo!). Tutte le mattine vi alzate e
domandate: è finito? Non è finito! Passa questo
ciclone? Non passa! E allora negate ostinatamente come il medico
aristotelico nel «Dialogo dei massimi sistemi» che negava
la circolazione del sangue
pure dovendola ammettere perché la
prova la ammetteva.
Ma pur senza disturbare le
grandi ombre dei trapassati
c'è qualche cosa di recente che
può darci qualche spiegazione di questa vostra cecità.
Quando nel 1873 sorse il partito
operaio a Milano
lo stesso
identico atteggiamento che voi tenete di
fronte al fascismo
fu tenuto dagli uomini della democrazia. Ettore
Croce
Cavallotti
Romussi
che erano dei grandi ingegni
non
potevano concepire il sorgere di questa nuova forza destinata a
spostare l'asse della lotta civile
a mutare la posizione di
predominio politico e morale della democrazia.
(segue...)
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