(segue) Il dramma di Cannes
(25 gennaio 1922)
[Inizio scritto]
IV.
Se la Francia si attarda
in
questo crepuscolo del 1922
a stabilire un bilancio
ne ricava le
conclusioni più sconfortanti. Scopo del Trattato di Versaglia
era quello di rendere «à jamais» inoffensiva la
Germania. Si cominciò col portarle via tutte le armi. Mi
lasceranno almeno questa vanga? — si chiedeva in un grande
disegno del Simplicissimus
un Michele
contadino tedesco. C'erano
dei termini perentori per la consegna delle armi. Le armi sono state
consegnate. Commissioni speciali frugano continuamente in ogni angolo
della Germania. In realtà
specie nei confronti della Francia
che ha
oggi
ottocentomila uomini sotto le bandiere e un
attrezzamento bellico fantastico che si cifra a decine di migliaia di
cannoni
la Germania è inerme. Ma gli spiriti sono armati. Ma
ci sono in Germania
dai sette agli otto milioni di combattenti
reduci dalla guerra
decine di migliaia di ufficiali
società
ginnastiche
società di polizia privata
una vasta massa
insomma
che può essere inquadrata
da un momento all'altro.
Ci sono
soprattutto
in Germania 62 milioni di tedeschi. E quali
forme e quali mezzi avrà la guerra futura? Il disarmo della
Germania è tale da non rassicurare la Francia. La Francia
tendeva a smembrare il Reich. È incredibile come la Francia
sia legata alle sue tradizioni in materia di politica estera: c'è
ancora
a cinquant'anni di distanza dalla Breccia di Porta Pia
una
tesi mediterranea anti-italiana alla quale sembrava inclinare lo
stesso Poincaré e c'è ancora la tesi che si potrebbe
chiamare anti-prussiana e filo-bavarese. Ora tutti i tentativi di
spezzare la compagine del Reich sono falliti. Falliti sul Reno
falliti a Monaco di Baviera. Il Reich è uno. La Prussia lo
domina ancora. Berlino è ancora il cuore potente e pulsante
delle genti tedesche. La fronda di Monaco più che politica
è
letteraria e non è tale da minacciare l'unità della
patria tedesca. La Francia aveva un programma massimo: smembrare il
Reich: ora è ridotta al «veto» di un programma
minimo: impedire l'unione dell'Austria colla Germania. Ma anche su
questo terreno la partita non è sicura. Chi può
garantire che sarà evitato un plebiscito che nel caso
austriaco darebbe risultati assai più sconsolanti per la
Francia
di quello per l'Alta Slesia? Quando le maglie del veto si
saranno allentate (ora c'è anche un interesse diretto
dell'Italia a tenerle strette)
Vienna lascerà Praga
per
dirigersi verso Berlino. Nuovo aumento della massa tedesca.
Coll'aumento della massa
aumenta la forza d'attrazione della
medesima. I quattro milioni di tedeschi incorporati nella
Ceco-Slovacchia
che è uno degli Stati più paradossali
del mondo
dove quattro o più milioni di cechi formano il
numero dominante di uno Stato che ha altri sei popoli diversi (tal
quale come l'Austria-Ungheria di absburgica memoria
il che riprova
che le situazioni una volta si svolgono in un ritmo di tragedia e
un'altra in un tempo di farsa)
i quattro milioni di tedeschi
incorporati a Praga ripiomberanno su Berlino e la massa tedesca
piantata nel cuore d'Europa ritornerà verso gli ottanta
milioni di abitanti
chiusi in un territorio ingrato e
salvo che al
sud
senza confini. La Francia si proponeva col Trattato di
Versaglia
di schiantare economicamente la Germania
imponendole
un'indennità fantastica
strappandole il bacino della Sarre
le colonie
gran parte del materiale ferroviario
portuale
fluviale
la marina mercantile
un quantitativo ingente di bestiame. Anche qui
fallimento. L'indennità sfuma. I 132 miliardi — che
rappresentano già il risultato di un compromesso
franco-inglese — appaiono sempre più lontani. Il potere
della Commissione delle Riparazioni diventa nominale
poiché
il Consiglio Supremo s'investe della questione
come ha fatto a
Cannes
concedendo la moratoria alla Germania. V'è un altro
fatto che appartiene alla categoria degli imponderabili
ma i cui
effetti pratici si fanno sempre più chiaramente sentire: la
Germania non è più moralmente isolata nel mondo
mentre
di questo isolamento è precisamente minacciata la Francia
contro la quale si muovono da varie parti
specie dal mondo dei
«businessmen» della democrazia nord-americana
e sempre
più alte
le accuse che si volgevano ieri alla Germania.
(segue...)
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