(segue) L'ultimo discorso dal banco di deputato
(19 luglio 1922)
[Inizio scritto]
Bisogna anche chiarire la
posizione del partito popolare
il quale è travagliato da una
crisi che ha già avuto delle manifestazioni significative
anche se non importanti dal punto di vista numerico.
Io non credo che tutto il
partito popolare italiano possa seguire il comunismo
che è
stato definito nero
dell'onorevole Miglioli. Io non credo che il
mondo cattolico italiano
da distinguersi dal partito popolare
che è
massone (commenti
rumori al centro) possa abbracciarsi con quei
socialisti che sino a ieri
e anche oggi
avevano sulla loro
bandiera: né Dio
né padrone! E poi il partito popolare
non può rimanere continuamente nella posizione di fortuna in
cui si è trovato fino ad oggi. Il partito popolare fa delle
pressioni continue sul Governo
che si possono chiamare ricatti.
(Interruzioni e commenti al centro). Non ama il partito popolare
non
ha mai amato
e non ha mai sostenuto efficacemente il Gabinetto
Facta. Scusate se l'immagine è un poco ordinaria: voi siete
dei topi dai denti aguzzi
che state nel formaggio ministeriale per
divorarcelo. (Applausi a destra
ilarità
commenti).
Quanto alla democrazia
altro
equivoco
che ho incontrato per la strada
si deve dire che anch'essa
non è animata dai più accesi entusiasmi per il Governo
dell'onorevole Facta.
Finalmente
onorevole Facta
io
vi dico che il vostro Ministero non può vivere
perché
ciò è indecoroso anche dal semplice punto di vista
umano; il vostro Ministero non può vivere
o meglio vegetare
o meglio ancora trascinare la sua vita
in grazia della elemosina di
tutti coloro che vi sostengono
come la tradizionale corda sostiene
il non meno tradizionale impiccato. Del resto
le vostre origini
sono là ad attestare il carattere del vostro Ministero. Io
scommetto che il primo ad essere sorpreso di diventare Presidente del
Consiglio
siete stato precisamente voi. (Si ride
commenti).
(segue...)
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