Il discorso di Udine
(20 settembre 1922)
Questo discorso
pronunciato a Udine il 20 settembre 1922
ha il tono ammonitore di
chi sente la necessità di porre termine a una vita politica e
nazionale indegna dell'Italia. Esso può considerarsi il primo
atto della fase decisiva della rivoluzione fascista.
Con il discorso che intendo
pronunciare innanzi a voi
io faccio una eccezione alla regola che mi
sono imposta: quella
cioè
di limitare al minimo possibile le
manifestazioni della mia eloquenza. Oh
se fosse possibile
strangolarla
come consigliava un poeta
l'eloquenza verbosa
prolissa
inconcludente
democratica
che ci ha deviato per così
lungo tempo! Io sono quindi sicuro
od almeno mi lusingo di avere
questa speranza
che voi non vi attenderete da me un discorso che non
sia squisitamente fascista
cioè scheletrico
aspro
schietto
e duro.
Non attendetevi la
commemorazione del XX Settembre. Certo
l'argomento sarebbe tentante
e lusingatore. Ci sarebbe ampio materiale di meditazione riesaminando
per quale prodigio di forze imponderabili ed attraverso quali e
quanti sacrifici di popoli e di uomini
l'Italia abbia potuto
raggiungere la sua non ancora totale unità
perché di
unità totale non si potrà parlare fino a quando Fiume e
la Dalmazia e le altre terre non siano ritornate a noi
compiendosi
con ciò quel sogno orgoglioso che fermenta nei nostri spiriti.
Ma vi prego di considerare che
anche il Risorgimento ed attraverso il Risorgimento Italiano
che va
dal primo tentativo insurrezionale che si verificò a Nola in
un reparto di cavalleggeri
e finisce con la Breccia di Porta Pia nel
'70
due forze entrano in giuoco: una è la forza tradizionale
la forza di conservazione
la forza necessariamente un po' statica
tardigrada
la forza della tradizione sabauda e piemontese; l'altra
la forza insurrezionale e rivoluzionaria che veniva su dalla parte
migliore del popolo e della borghesia; ed è solo attraverso la
conciliazione e l'equilibrio di queste due forze che noi abbiamo
potuto realizzare l'unità della Patria. Qualche cosa di simile
forse si verifica anche oggi e di ciò mi riprometto di parlare
in seguito.
(segue...)
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