(segue) L'ultimo discorso dal banco di deputato
(19 luglio 1922)
[Inizio scritto]

      Tutti ricordano che alla vigilia della Conferenza di Genova occorreva che l'Italia avesse un Governo qualsiasi: così è sorto il Gabinetto Facta il quale si è messo in una situazione di necessità. Ma noi on. Facta almeno teoricamente abbiamo cercato di superare la contraddizione che ci tormenta tra il volere l'autorità dello Stato e il compiere spesso delle azioni che certamente non aumentano la forza di questa autorità.
      Ed io deploro onorevole Facta le misure che avete prese contro i funzionari che rappresentavano il Governo a Cremona; perché quei funzionari hanno seguito le vostre direttive. (Commenti all'estrema sinistra). Se non hanno ordinato di fare fuoco contro i dimostranti fascisti evidentemente è perché voi e giustamente siete contrario ad ogni effusione di sangue. (Approvazioni). Non dovevate soprattutto punire il rappresentante del potere giudiziario a Cremona quando quei funzionari meritavano il vostro plauso.
      Ed anche il vostro discorso non può piacere agli uomini che siedono da questa parte della Camera. Il punto centrale del vostro discorso è stato un aspro richiamo alla magistratura un aspro richiamo ai funzionari in genere; con ciò avete dato l'impressione che gli organi esecutivi dell'autorità dello Stato siano insufficienti deficienti o complici di una delle fazioni che lottano attualmente nel Paese. Io devo dire invece che la magistratura italiana è ancora una delle poche gerarchie statali contro le quali sia assai difficile elevare critiche fondate e che non partano da presupposti di ordine personale o di partito. (Approvazioni a destra commenti). E poi il Governo ha l'obbligo di coprire i suoi funzionari di assumere esso le sue responsabilità. Il generale non punisce l'ultimo caporale. (Approvazioni commenti). Ci sono altri elementi di critica contro il Governo Facta da parte nostra e per la politica finanziaria e per la politica estera. D'altra parte la Camera deve prendere atto che il fascismo parlamentare uscendo come fa in questo momento dalla maggioranza compie un gesto di alto pudore politico e morale. Non si può essere parte della maggioranza e nello stesso tempo agire nel paese come il fascismo è costretto per ora ad agire. (Commenti).

(segue...)