(segue) L'ultimo discorso dal banco di deputato
(19 luglio 1922)
[Inizio scritto]
Il fascismo risolverà
questo suo intimo tormento
dirà forse fra poco se vuole
essere un partito legalitario
cioè un partito di Governo
o
se vorrà invece essere un partito insurrezionale
nel qual
caso non potrà più far parte di una qualsiasi
maggioranza di Governo
ma probabilmente non avrà neppure
l'obbligo di sedere in questa Camera. (Vivissimi commenti). Questo
che io ho chiamato equivoco fascista
sarà risolto dagli
organi competenti del nostro partito.
Ora
date queste mie
dichiarazioni
voi comprendete subito che il problema della
successione ci preoccupa fino ad un certo punto. Io vi dichiaro con
molta schiettezza che nessun Governo si potrà reggere in
Italia quando abbia nel suo programma le mitragliatrici contro il
fascismo. (Interruzioni
commenti
applausi a destra). Io non so
neanche se questo sarà possibile
perché
potrebbe
darsi
anche per uno di quei paradossi assai frequenti nella politica
e nella storia
che il Gabinetto il quale sorgesse sotto auspici e
con origini nettamente antifasciste
fosse costretto a fare verso di
noi una politica di grande liberalismo (commenti)
perché il
non farla gli procurerebbe assai maggiori noie. (Commenti).
D'altra parte
noi nel paese
abbiamo forze molto numerose
molto disciplinate
molto organizzate.
Se da questa crisi uscirà un Governo che risolva il problema
assillante
angoscioso nell'ora attuale
cioè il problema
della pacificazione
inteso come una normalizzazione dei rapporti fra
i diversi partiti
noi lo accetteremo con animo lieto
e cercheremo
di adeguare tutti i nostri gregari alla necessità
sentita
del resto
intimamente da parte della nazione
alla necessità
di ordine
di lavoro e di disciplina. Ma se
per avventura
da questa
crisi che ormai è in atto
dovesse uscire un Governo di
violenta reazione antifascista
prendete atto
onorevoli colleghi
che noi reagiremo con la massima energia e con la massima
inflessibilità. (Commenti). Noi alla reazione
risponderemo
insorgendo. (Applausi a destra
commenti
rumori).
(segue...)
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