(segue) Il discorso di Udine
(20 settembre 1922)
[Inizio scritto]
Può darsi che tra di loro
vi siano dei dirigenti
dei capi che non vedono il Fascismo sotto la
specie con la quale lo vediamo noi
ma bisogna riconoscere e
proclamare e dire che le camicie azzurre a Genova
a Bologna
a
Milano ed in altre cento località furono al fianco delle
camicie nere. Quindi sgradevolissimo è l'episodio di Taranto
ed io mi auguro che i dirigenti del Fascismo agiranno nel senso che
rimanga un episodio isolato da dimenticarsi in una riconciliazione
locale ed in una affermazione di simpatia e di solidarietà
nazionale.
Altro argomento che si può
prestare alle speranze dei nostri avversari: le masse. Voi sapete che
io non adoro la nuova divinità: la massa. È una
creazione della democrazia e del socialismo. Soltanto perché
sono molti debbono avere ragione. Niente affatto. Si verifica spesso
l'opposto
cioè che il numero è contrario alla ragione.
In ogni caso la storia dimostra che sempre delle minoranze
esigue da
principio
hanno prodotto profondi sconvolgimenti delle società
umane. Noi non adoriamo la massa nemmeno se è munita di tutti
i sacrosanti calli alle mani ed al cervello ed invece portiamo
nell'esame dei fatti sociali delle concezioni
degli elementi almeno
nuovi nell'ambiente italiano. Noi non potevamo respingere queste
masse. Venivano a noi. Dovevamo forse accoglierle con dei calci negli
stinchi? Sono sincere? Sono insincere? Vengono a noi per convinzione
o per paura? O perché sperano di ottenere da noi quello che
non hanno ottenuto dai socialpussisti? Questa indagine è quasi
oziosa
perché non si è ancora trovato il modo di
penetrare nell'intimo dello spirito. Abbiamo dovuto fare del
sindacalismo. Ne facciamo. Si dice: «Il vostro sindacalismo
finirà per essere in tutto e per tutto simile al sindacalismo
socialista; dovrete per necessità di cose fare della lotta di
classe».
I democratici
una parte dei
democratici
quella parte che sembra avere il solo scopo di
intorbidare le acque
continua da Roma (dove si stampano troppi
giornali
molti dei quali non rappresentano nessuno o niente) a
manovrare in questo senso.
(segue...)
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