Prime dichiarazioni presidenziali al Senato
(16 novembre 1922)
Nello stesso
giorno
S. E. il Capo del Governo
ripeteva al Senato il medesimo
discorso tenuto alla Camera
premettendo le seguenti dichiarazioni:
Signori Senatori!
Tutta la prima parte delle
dichiarazioni che poco fa ho letto alla Camera dei Deputati non
riguarda minimamente il Senato. Non devo usare
nei confronti del
Senato
il linguaggio necessariamente duro che ho dovuto tenere nel
confronto dei signori deputati. Non solo da oggi
ma da parecchi
anni
ho la sicura coscienza di potere affermare che considero il
Senato come uno dei punti fermi della Nazione. Considero il Senato
non come un'istituzione superflua
secondo certe vedute fantastiche
di una piccola democrazia; considero invece il Senato come un organo
necessario per la giusta e oculata amministrazione dello Stato.
Gli ultimi anni di storia
parlamentare hanno dato al contrasto delle due Camere un carattere
che si potrebbe dire plastico e drammatico. La gioventù
italiana
che io interpreto e rappresento
e che intendo di
rappresentare
guarda al Senato con molta
viva
patriottica
simpatia.
Ripeto
che la prima parte del
discorso è diretta solo alla Camera dei deputati.
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