(segue) Ai Mutilati di Roma
(22 ottobre 1923)
[Inizio scritto]

      Vi sono assai grato dell'omaggio morale e del dono materiale, che ha in sé una speciale significazione, ed è un simbolo.
      La spada romana è piena di significato, perché è stata spada essenzialmente di giustizia. Roma ha combattuto duramente per vincere; ma dopo la vittoria si è ispirata alla giustizia; ha assoggettato i popoli per farli cittadini, fondendo insieme la forza e la pietà.
      Ed è questo il concetto che io ho della violenza. Se qualche volta la violenza è necessaria, essa non deve andare mai disgiunta dal senso della cavalleria e della generosità.
      In questa concezione corrispondono pienamente i miei ed i vostri intendimenti. E sento perciò la necessità della vostra collaborazione.
      Il compito del Governo in questo momento è tale da far tremare le vene ed i polsi. Non è senza tormento, come voi ben potete comprendere, che si porta sulle spalle il destino di quaranta milioni di italiani. È pertanto preziosa al Governo la collaborazione compatta degli uomini che vengono dalle trincee.
      Con queste forze l'Italia potrà marciare verso i suoi alti destini.