Il primo anniversario della Marcia su Roma
(28 ottobre 1923)
Dal balcone di
Palazzo Belgioioso a Milano — in quella stessa piazza ove
l'undici ottobre 1919 il Duce aveva tenuto uno storico discorso, non
raccolto integralmente dai resocontisti, ma rimasto profondamente
impresso nelle coscienze di quanti lo ascoltarono — Egli
pronunziò, il 28 ottobre 1923, primo anniversario della Marcia
su Roma, il seguente discorso:
Gloriose ed invitte, invincibili
Camicie Nere!
Il mio plauso anzitutto ai vostri
capi ed a voi che avete sfilato magnificamente in una disciplina
perfetta; mi pareva di vedere non delle centurie, ma la Nazione
intera che marciava col vostro ritmo gagliardo. Dopo qualche anno
ecco che il destino mi concede di parlare ancora una volta in questa
piazza, sacra ormai nella storia del Fascismo italiano. Qui in fatti,
nei tempi oscuri, nei tempi bastardi, nei tempi che non tornano più,
ci siamo riuniti in poche centinaia di audaci e di fedeli che avevano
il coraggio di sfidare la bestia, che era allora trionfante.
Eravamo piccoli manipoli, siamo
oggi delle legioni; eravamo allora pochissimi, oggi siamo una
moltitudine sterminata.
A un anno di distanza da quella
Rivoluzione che deve costituire l'orgoglio indefettibile di tutta la
vostra vita, io rievoco dinanzi a voi con sicura coscienza, con animo
tranquillo, il cammino percorso. E non parlo soltanto a voi, parlo a
tutte le Camicie Nere, a tutto il popolo italiano. E dichiaro che il
Governo fascista si è tenuto fedele alla sua promessa, e
dichiaro che la Rivoluzione fascista non ha mancato alla sua meta.
Noi avevamo detto, in tutte le
manifestazioni che precedettero la Marcia fatale, che la Monarchia è
il simbolo sacro, glorioso, tradizionale, millenario della Patria;
noi abbiamo fortificato la Monarchia, l'abbiamo resa ancora più
augusta. Il nostro lealismo è perfetto e devono ormai
riconoscerlo, anche gli ipercritici, che amano arrampicarsi sugli
specchi dove si riflette troppo spesso l'immagine della loro
pervicace malafede e della loro cronica stupidità.
(segue...)
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