(segue) Per la Navigazione Aerea
(22 aprile 1924)
[Inizio scritto]
Un grave pericolo che occorre, a
mio avviso, evitare, è la smania di troppo legiferare. La
navigazione aerea non ha raggiunto ancora tecnicamente quel grado che
avrà indubbiamente domani, né il traffico a scopi
civili è così ampio e intenso che possano dirsi già
posti tutti i vari problemi che il suo intensificarsi, specialmente a
scopi civili, porrà indubbiamente in rilievo. È perciò
necessario non creare degli archetipi legislativi che gli eventi
dimostreranno praticamente inadeguati e inutili, ma lasciare che la
coscienza giuridica affronti i problemi man mano che si presenteranno
nei loro nuovi aspetti, di modo che i bisogni e l'esperienza
precedano le norme di legge.
Così fecero i Romani nella
loro alta sapienza giuridica. La vita precedette sempre il diritto.
Il diritto così poté adeguarsi alle necessità
della vita ed esprimere i bisogni, senza comprimerla né
deprimerla nelle strettoie di norme troppo rigide, perché
aprioristiche. Io annetto ai problemi dell'aviazione una singolare
importanza, poiché, come ho già detto altra volta,
ritengo che l'aviazione abbia un campo assai vasto d'azione nel
futuro.
Ho perciò voluto dare un
impulso notevole alla navigazione aerea e sotto il mio Governo
l'Italia ha finalmente avuto le prime leggi che la regolano e fra non
molto sarà emanato un regolamento fondamentale che
disciplinerà tutti i problemi di esecuzione delle norme
legislative. La nostra legge non è perfetta, poiché
niuna legge è perfetta, ma essa costituisce indubbiamente un
contributo fondamentale per la legislazione aerea e lo prova il fatto
che è servita di esempio ad altri Stati.
Signori!
Il Comité juridique
international de l'Aviation è veramente benemerito per
l'elaborazione del nuovo diritto aereo. Io vi auguro che il Congresso
che oggi si inaugura — e che segue quelli notevolissimi di
Parigi, Ginevra, Francoforte, Monaco e Praga — segni un'altra
tappa nelle sue benemerenze. È con questo sentimento che io vi
porgo il mio deferente e augurale saluto.
(segue...)
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