(segue) Su l'indirizzo di risposta al discorso della Corona
(7 giugno 1924)
[Inizio scritto]

      Poi si è fatta questione di dissenso con l'esercito. Orbene, il Governo che ho l'onore di rappresentare è devotissimo all'esercito: farà tutto quello che è possibile per l'esercito, vuole che l'esercito sia sempre in piena efficienza, materiale e morale, ma l'esercito ha un compito preciso, solenne e terribile: quello di prepararsi alla guerra, e di preparare la nazione alla guerra. Come l'esercito non ha antipatie e suscettibilità contro altri reparti come i carabinieri, la guardia di finanza, la marina, non ne ha, salvo casi singoli dovuti piuttosto a temperamenti personali difficili, contro la Milizia.
      Anche perché i tre quarti dei quadri della Milizia vengono dall'esercito. Quasi tutti i comandanti della Milizia sono degli autentici generali dell'esercito, con tanto di greca. Se io vi portassi qui l'elenco di tutti i decorati, di tutti i feriti, di tutti i mutilati che fanno parte della Milizia, voi converreste con me almeno in un senso di rispetto e di meditazione, davanti a questo fenomeno che è impressionante, e che è una prova ammirevole di vitalità e di forza del Paese!
      Cosa ne faremo della Milizia? Non la scioglieremo: questo mettetevelo bene in testa!...
      La potremo trasformare, la potremo costituzionalizzare ancora di più, potremo ingranarla con l'esercito per funzioni speciali che non hanno nulla a che fare con la preparazione della guerra, che è tipico compito dell'esercito. Tutto ciò sarà studiato, avendo sempre di fronte e nella coscienza gli interessi, non del Partito, ma della Nazione.
      Si dice che in Italia non c'è libertà. Lasciamo stare adesso le discussioni sulla libertà. Non si è ancora definito il concetto di libertà, e forse non si definirà mai. Voi stessi, quando si tratta di libertà, non vi trovate d'accordo, perché evidentemente la libertà dei comunisti non ha nulla a che fare con quella dei democratici: anzi, i comunisti tengono a dichiarare (e fanno benissimo, e ci giova e ci giovano) che queste sono teorie dell'89 e che la rivoluzione dell'89 è andata benissimo per quel tempo, ma non è detto che debba costituire il vangelo eterno per la vita di tutti i popoli.

(segue...)