(segue) L'assalto degli sciacalli
(12-13 giugno 1924)
[Inizio scritto]
Non ho bisogno di dire che
condivido tutto quello che hanno detto il Presidente e gli onorevoli
Grandi, Soleri e Delcroix. Se c'è qualcuno in quest'aula che
abbia diritto di essere addolorato, esasperato, sono io. Solo un
nemico che da lunghe notti avesse pensato qualche cosa di diabolico
contro di me poteva effettuare questo delitto che ci percuote di
orrore e ci strappa grida di indignazione.
Sabato, parlando alla Camera, mi
ero messo al di là della maggioranza e della minoranza, mi ero
diretto al Paese, mi ero messo a contatto con la Nazione Le mie
parole erano state accolte con soddisfazione vivissima; si era
determinata una specie di détente nell'Assemblea, e
un'atmosfera di concordia e di pacificazione nel Paese. Io potevo
dire ormai di essere giunto quasi al termine della mia fatica; ed
ecco che il destino, la bestialità e il delitto tentano —
non credo in modo irreparabile — di turbare questo processo di
ricostruzione morale!
La situazione, o Signori, è
estremamente delicata.
Quello che è accaduto ieri
in quest'aula è un sintomo che non può essere
trascurato dal Governo.
Se si tratta di deplorare, se si
tratta di condannare, se si tratta di compiangere la vittima, se si
tratta di procedere alla ricerca di tutti i colpevoli e di tutti i
responsabili, siamo qui a ripetere che ciò sarà fatto
tranquillamente e inesorabilmente; ma se da questo episodio
tristissimo si volesse trarre argomento non per una più vasta
riconciliazione degli animi sulla base di un accettato e riconosciuto
bisogno di concordia nazionale, ma se si cercasse di inscenare una
speculazione di ordine politico che dovrebbe investire il Governo, si
sappia chiaramente che il Governo punta i piedi, che il Governo si
difenderebbe a qualsiasi costo, che il Governo, avendo la coscienza
enormemente tranquilla, ed essendo sicuro di avere già fatto
il suo dovere e di farlo in seguito, adotterebbe i mezzi necessari
per sventare questo gioco che, invece di condurre alla concordia gli
animi degl'italiani, li agiterebbe con divisioni ancor più
profonde.
(segue...)
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