Luce, concordia e giustizia
(24 giugno 1924)
Al Senato, nella
tornata del 24 giugno 1924, il Sen. Tittoni commemorò l'on.
Matteotti. S. E. il Capo del Governo si associò alle parole
del Sen. Tittoni con le seguenti dichiarazioni:
Il Governo si associa alle parole
di deplorazione per l'abbominevole delitto testé pronunciate
dal Presidente di questa Assemblea. Il delitto contro la persona
dell'on. Matteotti ha ferito e commosso profondamente l'opinione
pubblica italiana, la quale a gran voce ha domandato giustizia. La
Giustizia è il fondamento del regime e non a caso l'attuale
Governo volle che al culmine della piramide dello Stato vi fosse il
Capo del potere giudiziario. Il Governo si associa anche all'augurio
formulato dal Presidente del Senato, che cioè da questo
delitto che ha avuto così vaste ripercussioni nella coscienza
nazionale, possa cominciare un periodo di concordia e di pace fra gli
italiani.
Nella stessa
tornata, S. E. il Capo del Governo esaminò la situazione
politica interna con il seguente discorso:
Onorevoli Senatori!
Credo superfluo richiamare la
vostra attenzione sulle dichiarazioni che sto per fare e che
acquistano, dal momento delicato che attraversiamo, un rilievo e
un'importanza degni della più profonda meditazione. Quello che
abbiamo vissuta e che stiamo ancora vivendo è una grave crisi
morale e politica. Crisi benefica, se un senso di responsabilità
grande assisterà voi, come non ne dubito, e tutti gli
italiani.
Non ho bisogno di ripetervi tutta
la mia deplorazione e tutto il mio orrore per il delitto commesso
contro l'onorevole Matteotti. Ritengo che nessuno potrà
dubitare della sincerità dei miei sentimenti al riguardo.
Potrei aggiungere la frase di Talleyrand a proposito del ratto e
dell'uccisione del Duca di Enghien: «Non è soltanto un
delitto ma è un errore». Ci sono tre elementi nella
situazione che ritengo opportuno di distintamente esaminare.
L'elemento morale della deplorazione e del cordoglio che la Nazione
ha unanimemente sentito e manifestato. Si può dire che fra i
primi ad imprecare contro il delitto ed i responsabili di esso, sono
stati i fascisti, tutti i fascisti responsabili.
(segue...)
|