(segue) Il Governo Fascista e la Nazione
(4 ottobre 1924)
[Inizio scritto]

      Alla fine, poiché un Governo ci voleva, fosse pure a scartamento ridotto, il Presidente del Consiglio di allora — che io ho fatto senatore per dimostrare che la mia politica è scevra di rancori personali — si decise alla fine a caricare sulle sue spalle la croce del potere, veramente croce del potere in quell'epoca.
      Intanto bisogna precisare un elemento storico: si dice che il Fascismo è venuto quando il bolscevismo era al tramonto. Si tratta di una solenne menzogna. Nel luglio 1922, due mesi prima soltanto della Marcia su Roma, tutti gli elementi sovversivi e antinazionali inscenarono il famoso sciopero generale con la relativa Alleanza del lavoro e annesso comitato segreto. Ricordo di aver letto certi articoli assai elogiativi della gioventù fascista che in quei giorni montava sui tram, faceva funzionare i treni, issava il tricolore alle finestre e ridava l'aspetto normale alla città e stroncava l'ultimo tentativo di riscossa social-comunista.
      Di lì a poco nacque un dissidio. Alcuni degli oppositori odierni sono rimasti a quell'epoca. Essi avevano una soluzione al problema, una soluzione media. Non volevano l'insurrezione armata, preferivano che il partito fascista avesse dato alcuni dei suoi elementi migliori a un Governo che poteva e doveva costituirsi. Che cosa si otteneva secondo questi oppositori? Il partito sarebbe stato valorizzato, sarebbe entrato nella linea costituzionale attraverso il gioco corretto parlamentare ed evidentemente non vi sarebbe stata la Marcia su Roma. Perché io non ho voluto questa soluzione intermedia? Ho la coscienza tranquilla e credo che accoglierla sarebbe stato un formidabile errore. In fondo la situazione non si sarebbe modificata se non attraverso le forze del Paese. Il Parlamento era quello che era. Nel Parlamento non c'erano che 35 deputati fascisti. Molto probabilmente quei due o tre mandati con portafoglio o senza portafoglio in un ministero Giolitti o con un altro Presidente del Consiglio si sarebbero sciupati. La situazione non sarebbe uscita dal vicolo cieco in cui si era cacciata e molto probabilmente non si sarebbe evitato lo scoglio insurrezionale.

(segue...)