(segue) Discorso del 3 gennaio
(3 gennaio 1925)
[Inizio scritto]
Ed era colma perché? Perché
la sedizione dell'Aventino ha sfondo repubblicano.
Questa sedizione dell'Aventino ha
avuto delle conseguenze perché in Italia oggi chi è
fascista rischia ancora la vita! Nei soli mesi di novembre e dicembre
undici fascisti sono caduti uccisi, dei quali uno ha avuto la testa
schiacciata fino ad essere ridotta un'ostia sanguinosa ed un altro,
un vecchio settantatreenne, è stato ucciso e gettato da un
muraglione. Poi tre incendi si son avuti in un mese, tre incendi
misteriosi nelle ferrovie: uno a Roma, l'altro a Parma ed un terzo a
Firenze. Quindi un risveglio sovversivo su tutta la linea, che vi
documento perché è necessario documentare attraverso i
giornali di ieri e di oggi:
Un caposquadra della Milizia
ferito gravemente dai sovversivi.
Un conflitto fra carabinieri e
sovversivi a Genzano.
Un tentativo di assalto alla sede
del fascio di Tarquinia.
Un ferito da sovversivi a Verona.
Un milite della Milizia ferito in
provincia di Cremona.
Fascisti feriti da sovversivi a
Forlì.
Imboscata comunista a S. Giorgio
di Pesaro.
Sovversivi che cantano «Bandiera
rossa » e
aggrediscono fascisti a Monzambano.
Nei soli tre giorni di questo
gennaio 1925 ed in una sola zona, sono avvenuti incidenti a Mestre,
Pionca, Valombra: cinquanta sovversivi, armati di fucili, scorrazzano
il paese cantando «Bandiera rossa» e fanno esplodere
petardi; a Venezia il milite Pascai Mario aggredito e ferito; a
Cavaso di Treviso un altro fascista ferito; a Crespano la caserma dei
carabinieri invasa da una ventina di donne scalmanate, un capo
manipolo aggredito e gettato in acqua; a Favara di Venezia fascisti
aggrediti da sovversivi; a Mestre, a Padova altri fascisti feriti da
sovversivi.
(segue...)
|