(segue) Fascismo e Sindacalismo
(31 maggio 1925)
[Inizio scritto]


      VII.
      Questo esame del Sindacalismo fascista è naturalmente sommario. Se l'articolo non fosse già troppo lungo, vi aggiungerei un'ultima parte, dedicata ai perfezionamenti da realizzare, per fare delle Corporazioni fasciste uno strumento sempre più valido della Rivoluzione. Bisogna migliorarne lo stile. Renderlo più severo nei gesti, nelle parole, negli individui. Affrontare i problemi gravissimi del riconoscimento giuridico, della Magistratura del Lavoro, delle Corporazioni nello Stato.
      È necessario che i fascisti tutti si interessino dei problemi sindacali e amino il Sindacalismo e ad esso dedichino la loro energia. Il Sindacalismo, insieme con l'azione politica generale del Governo e con quella amministrativa dei Comuni, è un mezzo potente per giungere alle masse profonde del popolo italiano e per allargare su di esse la base del regime. Degni di alta lode sono quindi i pionieri del Sindacalismo fascista: con la loro oscura, spesso ingrata, ma sempre nobilissima fatica, essi giovano grandemente alla causa della Nazione e del Fascismo.