Lotta contro la malaria
(4 ottobre 1925)


      Il 4 ottobre 1925 si inaugurò in Campidoglio, nell'aula consigliare, il primo congresso internazionale contro la malaria, al quale parteciparono i rappresentanti di numerosi Stati d'Europa e d'America. Dopo il saluto del R. Commissario di Roma, Sen. Cremonesi, il Duce pronunziò il seguente discorso:

      Il Governo italiano annette un grande interesse a questo Congresso che si riunisce a Roma a un quarto di secolo dal compimento del ciclo delle ricerche che hanno condotto alla scoperta delle cause della malaria e del suo modo di trasmissione.
      Questo lavoro è stato uno dei più impressionanti esempi di collaborazione internazionale. Quattro grandi nazioni vi hanno contribuito: la Francia, l'Inghilterra, l'America e l'Italia. È per me un piacere ricordare questo periodo della scienza alla quale vi siete consacrati, perché si tratta di risultati che colpiscono il mondo e insegnano al mondo e ai Governi il loro dovere di favorire con tutte le loro forze la ricerca scientifica.
      E tuttavia, dopo tanti anni dalla scoperta, pur essendo la malaria così ben conosciuta che si può diagnosticarla con certezza, prevenirla in teoria e sempre curarla, il problema pratico resta tuttora aperto. Ecco l'interesse del vostro Congresso.
      Ho scorso il vostro programma. È soprattutto un programma di prevenzione che mira essenzialmente ai metodi della lotta: distruggere o ridurre con tutti i mezzi il nemico; studiare nuovi metodi per curare l'uomo malato, con l'antico e sovrano rimedio, cercarne dei nuovi, curare rapidamente ed efficacemente per spezzare un anello della catena. Inoltre la cura di una malattia, quando essa ha un'importanza nazionale, può essere funzione dello Stato; lo Stato italiano l'ha compreso e ha provveduto alla sua responsabilità con la legge sul chinino, legge la cui applicazione pratica ha arrecato un grande miglioramento, diminuendo l'estensione e la gravità della malattia.

(segue...)