Sindacalismo fascista
(23 ottobre 1925)
Dopo la posa della
prima pietra del Monumento a Corridoni, ebbero luogo a Parma, nello
stesso giorno, 23 ottobre 1925, altre importanti inaugurazioni, fra
le quali l'inaugurazione del Palazzo delle Corporazioni e quella
della Casa del Fascio.
Al Palazzo delle
Corporazioni, il Duce fu salutato da Alcide Aimi, a nome dei
sindacalisti fascisti, e rispose con il presente discorso.
Più tardi
parlò ancora una volta, brevemente, dalla Casa del Fascio,
alla folla entusiasta e plaudente.
Voglio parlare prima di tutto per
esprimere la mia simpatia al capo del sindacalismo della vostra
Provincia, ad Alcide Aimi, che conosco da anni e considero uno dei
migliori fascisti italiani, perché appartiene alla categoria
di quegli italiani che voglio creare per amore o per forza, i quali
obbediscono in silenzio e lavorano con disciplina.
Alcide Aimi non poteva rendermi
omaggio migliore, né farmi dono più gradito di quello
che qui fa, presentandomi questi quattro contratti di lavoro che
esaminerò attentamente e che sono il risultato dello sforzo
educativo e organizzato del sindacalismo fascista.
Io sono sindacalista, fascista
sindacalista: intendo cioè, che le tre grandi attività
del Fascismo siano queste: Partito: quindi amministrazione dei
Comuni, delle Provincie, propaganda politica; opera di cultura, tutto
quello che serve, in una parola a tenere inquadrate spiritualmente le
nostre forze; Milizia e cioè difesa armata del regime, e
finalmente Sindacalismo, ossia elevazione delle masse che lavorano;
elevazione con il nostro metodo della necessaria severità e
della disciplina che evita la lusinga e soprattutto la menzogna. Non
dobbiamo, cioè, promettere più di quello che siamo
matematicamente sicuri di poter mantenere.
(segue...)
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