(segue) Il problema dell'emigrazione
(7 dicembre 1925)
[Inizio scritto]

      La Conferenza di Roma ha corrisposto pienamente a questa aspettativa.
      Le sue risoluzioni danno su ciascun problema esaminato un'idea direttrice e tracciano le linee di soluzioni pratiche. I Paesi che stanno provvedendo a riorganizzare la loro legislazione emigratoria hanno sentito il bisogno di tener presenti quelle risoluzioni per informare ad esse, per quanto era possibile, le loro nuove leggi; e talune di quelle idee hanno già trovato la loro realizzazione in accordi internazionali. Conseguenza ancora più felice: esse hanno suscitato nelle istituzioni internazionali un interessamento nuovo e più vivo per le questioni dell'emigrazione.
      Ci sia dunque lecito constatare e proclamare che la Conferenza di Roma ha conseguito il suo scopo: quello di orientare e di spingere nel grande dibattito internazionale delle questioni economiche i problemi che si riallacciano al grandioso fenomeno della circolazione e del lavoro degli uomini attraverso il mondo.
      La Conferenza di Roma fu bene ispirata allorquando, constatata la utilità della sua opera, pensò ad organizzarne la continuazione.
      Al vostro Comitato spetta ora il compito di conseguirla: e poiché sono tra voi eminenti personalità che hanno attivamente partecipato alla riunione dello scorso anno, si può essere certi che lo spirito della Conferenza di Roma — uno spirito di mutua comprensione e di illuminato senso pratico — accompagnerà costantemente l'opera vostra, destinata perciò a sicuro successo.
      È con questi sentimenti che vi invito ad intraprendere i vostri lavori, ed è con questa speranza che vi prego di trasmettere ai vostri Governi rispettivi, il ringraziamento del Governo italiano per avervi inviati a Roma a collaborare insieme per un'opera feconda di pace e di civiltà.

(segue...)