Al popolo di Cagli
(18 agosto 1926)
Nell'agosto del
1926 le esercitazioni militari si svolsero nell'Appennino
marchigiano. In tale occasione, il 18 agosto 1926, il Duce si recò
a Cagli per ispezionare il 158° Reggimento Fanteria e il II
Artiglieria da campagna. Nella cittadina si raccolse una folla
immensa, venuta da tutta la regione, e ad essa, nella Piazza di
Cagli, il Duce rivolse le seguenti parole!
Camicie Nere! Cittadini di Cagli!
Dopo avere ispezionato il campo
del bel reggimento che compie nella vostra terra le esercitazioni
estive, desidero portare il mio saluto anche a voi, Camicie nere.
Poco fa un colonnello decorato e
prode, il quale parlava anche a nome di altri ufficiali non meno
decorati e prodi, mi diceva che si sente oggi aleggiare intorno
all'Esercito e nell'Esercito uno spirito nuovo. Ebbene, questo
sentimento che si è diffuso nel Paese e che non poteva non
toccare il cuore dell'Esercito, questo sentimento siamo orgogliosi di
chiamare Fascismo.
È il Fascismo che ha
formato l'italiano nuovo, l'italiano fiero di sentirsi italiano di
fronte a tutti i popoli più o meno civili del mondo.
Il Fascismo si propone di
continuare su questa via, anzi di intensificare l'opera propria
perché gli italiani ormai assuefatti al sacrificio, al
disciplinato lavoro, addestrati negli esercizi del corpo, possano
raggiungere quelle mete cui hanno diritto, per la gloria del Re e per
la grandezza della Patria.
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