(segue) Nell'ottavo anniversario dei Fasci
(27 marzo 1927)
[Inizio scritto]
I fucili, i cannoni, gli
aeroplani, la chimica, e tutti gli altri ritrovati, non avranno
valore se mancherà lo spirito che è la prima forza per
qualunque battaglia e, se la prova verrà, lo spirito dovrà
essere armatissimo.
Riprendo un concetto che il vostro
Capo e mio carissimo amico Carlo Delcroix ha accennato nel suo
suggestivo discorso, quando ha affermato che i mutilati non
mancheranno alla prova dei fatti. L'ora è delicata, non è
grave, ma io sono certo che ove occorra, voi sarete all'avanguardia
come foste nel terribile ottobre del 1917 e chiederete di riprendere
il vostro posto di combattimento.
Con tale certezza io vi ringrazio
e vi esprimo la mia più viva e schietta cordialità.
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