(segue) L'amicizia fra l'Italia e lo Yemen
(28 giugno 1927)
[Inizio scritto]

      Le manifestazioni che hanno accolto in Italia la venuta di V. A. R. ed il suo seguito e che Ella s'è compiaciuta di rilevare, sono la conferma più evidente della cordialità esistente fra i nostri due Paesi, ed io spero che V. A. R. vorrà rendersi interprete presso S. M. il Re dello Yemen dei sentimenti di tutta la Nazione italiana. Io prego specialmente V. A. R. di voler porgere al suo Augusto Genitore l'espressione del mio profondo ossequio e della mia sentita ammirazione per l'opera che Egli svolge per il bene del suo popolo con tanta chiaroveggenza di propositi, con tanta accortezza politica, con tanta cura per il suo sempre maggior progresso. La felicità di S. M. il Grande Re dello Yemen, la prosperità del suo forte ed indipendente Paese stanno profondamente a cuore del Governo italiano, ed è mio intento di continuare amichevolmente a collaborare con la Maestà Sua a questo scopo, sicuro che alle nostre buone opere non potrà mancare l'aiuto della Divina Provvidenza.