Quinto annuale della Marcia su Roma
(30 ottobre 1927)
Il 30 ottobre 1927
fu solennemente celebrato in tutta Italia il V anniversario della
Marcia su Roma. A Roma, a Villa Glori, si adunarono tutte le forse
del Partito dell'Urbe e le rappresentanze di tutte le forze armate
dello Stato. Il Duce, a questa enorme folla, rivolse il seguente
discorso:
Ufficiali! Soldati! Marinai!
Avieri! Camicie Nere!
Voglio esprimervi il mio più
alto compiacimento ed il mio elogio vivissimo per il modo superbo col
quale avete sfilato.
Avete l'aspetto di veterani.
Il quinto annuale della
Rivoluzione fascista non poteva avere una celebrazione più
degna e più solenne di questa adunata del popolo in armi, di
questa adunata che vede riunite insieme, in una atmosfera di ardente
cameratismo, di incondizionata solidarietà, tutte le forze
armate dello Stato. Non potrebbe essere altrimenti poiché, se
diverse sono le funzioni, unica è la fede: l'amore di Patria;
unica è la volontà: fare grande il popolo italiano.
Siamo tutti dei rivendicatori
della Vittoria. Siamo tutti dei soldati che hanno giurato fede
indefettibile alla Maestà Sacra del Re. Siamo infine decisi a
difendere a qualunque costo la nostra Rivoluzione all'interno e i
diritti dell'Italia nel mondo.
È cominciato l'anno sesto;
quale smentita ai ridicoli vociferatori che prevedevano che il nostro
Regime sarebbe stato effimero! Abbiamo tutto il secolo dinanzi a noi
ed i nostri nemici, ormai dovunque dispersi, meritano appena la
nostra pietà ed il nostro profondo disprezzo.
Camicie Nere! Vi ho già
dato la parola d'ordine: Durare: con fedeltà, con disciplina,
con dedizione assoluta.
(segue...)
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