(segue) La vittoria della Lira
(21 dicembre 1927)
[Inizio scritto]
5°) la sistemazione del debito
estero di guerra e il consolidamento del debito fluttuante;
6°) la bilancia internazionale
dei pagamenti favorevole;
7°) la stabilità di
fatto dei cambi da otto mesi;
8°) la adeguazione a questa
stabilità di fatto dei salari, dei costi e dei prezzi;
9°) una riserva di oro e di
valute pregiate equiparate che copre fortemente la circolazione sulla
base della nuova parità aurea.
Ciò premesso il Consiglio
dei Ministri decide l'approvazione di un decreto legge, che entra
immediatamente in vigore, col quale viene decisa la cessazione del
corso forzoso, il ritorno al regime della convertibilità in
oro: corrispondente a lire 92,46 carta per sterlina, corrispondente a
lire 19 carta per dollaro, corrispondente a lire 3,66 carta per lira
oro.
Il Consiglio dei Ministri prende
questa decisione di straordinaria importanza con sicura coscienza.
Tale decisione è utile e inelluttabile. Essa ha l'eccezionale
risultato di chiudere una volta per tutte il decennale periodo delle
continue oscillazioni dei cambi e di fare entrare l'Italia
nell'orbita delle Nazioni che sono tornate al regime della moneta
stabile, cioè al regime dell'oro.
Il Consiglio dei Ministri ha la
convinzione che la decisione odierna avrà una benefica,
profonda influenza sullo sviluppo dell'economia nazionale agricola e
industriale col dare la sicurezza a tutte le iniziative ed a tutte le
imprese sane, mentre il ritorno alla normalità monetaria da
parte dell'Italia contribuirà al definitivo pacifico riassetto
dell'economia mondiale.
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