Il valore della Leva Fascista
(28 marzo 1928)
Alla Camera dei
Deputati, nella tornata del 28 marzo 1928, il Duce fece queste
dichiarazioni che hanno particolare rilievo per ciò che
riguarda il valore nazionale ed etico della Leva Fascista.
Nei 40 giorni intercorsi
dall'ultimo Consiglio dei Ministri a oggi nulla di particolarmente
importante da segnalare nella situazione interna. La disoccupazione,
ivi compresa quella stagionale, ha toccato il suo culmine alla fine
di gennaio, con un totale di circa 439.900 disoccupati. Con la prima
quindicina di febbraio è cominciata la fase discendente, con
l'assorbimento di oltre 26.000 disoccupati. Se in quest'ultima decade
del mese in corso il clima fosse stato propizio, la contrazione del
numero dei disoccupati sarebbe stata molto maggiore, poiché si
nota anche un movimento di ripresa dell'attività edilizia. Con
l'imminente inizio dei lavori agricoli primaverili, la cifra dei
disoccupati continuerà il suo movimento di discesa.
Malgrado la disoccupazione, non vi
è stato nessun turbamento e nemmeno nessun tentativo di
turbamento dell'ordine pubblico. La disciplina della Nazione è
stata, come sempre, perfetta.
Le cerimonie per la seconda Leva
fascista si sono svolte dovunque col più grande entusiasmo. Il
Partito, la Milizia, il Regime possono contare su altri 80.000
giovani, consapevoli e armati. Il Consiglio dei ministri deve
tributare un caldo elogio all'Opera nazionale Balilla, al suo
dirigente centrale on. Renato Ricci, a tutti gli organi periferici.
Non è fuori di luogo
illustrare il carattere intrinseco, la significazione profonda della
Leva fascista. Non si tratta soltanto di una cerimonia, ma di un
momento importantissimo di quel sistema di educazione e preparazione
totalitaria e integrale dell'uomo italiano che la Rivoluzione
fascista considera come uno dei compiti fondamentali e pregiudiziali
dello Stato, anzi il fondamentale. Qualora lo Stato non lo assolva o
accetti comunque di discuterne, esso mette in gioco puramente e
semplicemente il suo diritto di esistere.
(segue...)
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