(segue) Agli Industriali
(22 giugno 1928)
[Inizio scritto]

      Questi tentativi saranno nuovamente, duramente colpiti. Sulla quota della stabilizzazione legale si è già determinato un equilibrio che sarebbe catastrofica follia turbare. Il Governo non sarebbe degno di governare un'ora sola di più se commettesse tale follia. Sia, dunque, chiaro per tutti, per quelli che eventualmente soffrissero di nostalgie segrete, per i gonzi e per i mistificatori. E sia pacifico sopra tutto per voi, industriali, che avete collaborato a determinare il nuovo equilibrio, condizione necessaria per la vostra attività.
      Tra gli elementi risolutivi della crisi va ricordato il capitolo debiti, riparazioni, trasferimenti, che forse si avvia alla fine; la possibile ripresa dei grandi mercati russo, indiano, cinese, l'aumentato rendimento degli operai, la fatale e benefica strage delle imprese deficienti, e ultimo, ma importantissimo per quel che concerne l'Italia, un'annata agricola che si annuncia particolarmente felice.
      Per accelerare il processo risolutivo di questa crisi concorrerà, come è logico, l'azione del Governo. Questa azione vi è perfettamente nota, non soltanto attraverso la pratica di ogni giorno e l'opera attivissima del Ministero delle Corporazioni, ma anche attraverso gli istituti creati che vanno, ad esempio, dall'Istituto nazionale della Esportazione all'Istituto di credito, al Consiglio nazionale delle ricerche. Tale azione continuerà sempre più intensa ed organica, diretta, in primo luogo, a migliorare i servizi pubblici.
      C'è un punto oscuro: le strade. Ma saranno prese d'assalto, secondo un piano già da me approvato sino nei particolari, dall'ottobre prossimo in poi.
      Salvo imprevedibili necessità, è mia intenzione di non aggravare la pressione fiscale, e mi considererei straordinariamente fortunato se mi fosse concesso di alleggerirla. Del resto, sarà sempre opportuno proclamare che il Governo fascista è quello che ha abolito il maggior numero di tasse ed imposte. L'elenco esatto è qui, a vostra disposizione. Il totale dell'alleggerimento tributario ascende a 1260 milioni. Naturalmente, enti pubblici o privati che chiedono nuove spese, devono sapere che chiedono nuove tasse.

(segue...)