(segue) Agli Industriali
(22 giugno 1928)
[Inizio scritto]
L'opera del Governo si
perfezionerà nella difesa del bilancio, che si chiude e si
chiuderà con un avanzo e nel disinteresse per le imprese
cronicamente malate: loglio nefasto, che non deve più oltre
contaminare il grano...
Camerati! Signori!
Schematicamente fissate, le vostre
direttive di azione non possono essere che queste: collaborazione
solidale, vorrei dire fascisticamente schietta e cordiale, coi
tecnici e con gli operai, concentrazione delle energie all'interno,
fronte unico in faccia al mondo, valorizzazione dell'artigianato,
alleanza stretta con l'agricoltura, che è la base
dell'economia italiana. Come i Sindacati dei lavoratori, così
anche i vostri Sindacati devono sentire l'orgoglio di collaborare a
questa radicale trasformazione della vita nazionale, per cui il
popolo italiano sta compiendo, in perfetta disciplina e con sempre
più fiera consapevolezza, una di quelle grandi esperienze
storiche che costituirono in ogni tempo l'alto privilegio riservato
alle Nazioni direttrici della civiltà umana.
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