(segue) Ai mutilati allogeni
(2 luglio 1928)
[Inizio scritto]
Fra poco andrete a San Pietro, nel
massimo tempio della Cristianità. Là ascolterete, con
la devozione necessaria e che è una delle vostre
caratteristiche più preziose, la messa, che sarà
celebrata appunto per voi. Così il vostro soggiorno romano
sarà completo.
Avete visto i grandi monumenti
dell'antichità pagana, e delle altre epoche; finalmente, nel
massimo tempio del mondo cattolico, vi ritroverete nella comune fede.
Mutilati e invalidi altoatesini,
ricordate queste mie parole, diffondetele nei vostri paesi, nelle
vostre valli, nelle vostre famiglie insieme col mio cordiale saluto.
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