Messaggio per l'anno settimo
(28 ottobre 1928)


      Il 28 ottobre 1928, sesto anniversario della Marcia su Roma, iniziandosi l'anno settimo dell'Era Fascista, il Duce diramò alle Camicie Nere di tutta Italia il seguente messaggio:

      Camicie Nere di tutta Italia!
      L'anno VI della Rivoluzione fascista si chiude con un attivo imponente di opere, destinate a rimanere, nei secoli, documenti della nostra fede, della nostra forza, del nostro lavoro.
      Ben duemilaottocentodue opere pubbliche verranno inaugurate per celebrare — coi fatti e in silenzio — la grande impresa che nell'ottobre del 1922 liberò il popolo italiano e creò un Regime nuovo nell'Italia e nel mondo. Sono 566 opere stradali, 337 edifici scolastici, 399 opere idrauliche, 65 bonifiche, 63 opere marittime, 79 opere sanitarie, 371 edifici pubblici, 860 opere varie e molte altre minori.
      Questo arido elenco di cifre stronca ogni obliqua vociferazione entro e fuori frontiera. Dietro le cifre c'è il braccio, la vita, il benessere del popolo fascista.
      Camicie Nere!
      Tre avvenimenti devono essere ricordati in quest'ora di esultanza e di propositi: la riforma monetaria, legge del Gran Consiglio, la bonifica integrale. Sono tre date fondamentali nella storia del Regime, che rendono particolarmente significativo l'anno sesto.
      La riforma monetaria ha coronato la strenua difesa della lira, la quale, presidiata dall'oro, non teme più manovre o sorprese.
      La legge del Gran Consiglio garantisce la stabilità e la durata dello Stato fascista.
      La bonifica integrale darà terra e pane ai migliori italiani che verranno.

(segue...)