(segue) All'Assemblea quinquennale del Regime
(10 marzo 1929)
[Inizio scritto]

      Il lavoro e il capitale hanno cessato di considerare i loro antagonismi come un'insuperabile fatalità della storia: i contrasti inevitabili trovano il loro sbocco pacifico attraverso a una sempre più consapevole collaborazione di classe. Sono stati stipulati centinaia di patti nazionali concernenti milioni di operai. La legislazione sociale del Regime fascista è la più avanzata del mondo: va dalla legge sulle otto ore all'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi.
      Le classi dei datori di lavoro sono anch'esse alla avanguardia; sopra tutto in Italia, gli industriali si sono liberati dalla mentalità classista e mentre la disciplina delle masse operaie è assoluta, il senso di civismo e di solidarietà umana nelle classi industriali italiane costituisce un loro titolo d'onore.
      La formidabile esperienza italiana, che si riassume nella «Organizzazione giuridica di tutte le forze concorrenti alla produzione», è oggetto di studio e viene già indicata a modello in parecchi Paesi del mondo, che soffrono delle dispersioni e dei conflitti della lotta di classe. Niente socialismo di Stato, e niente qualsiasi altro socialismo, come qualche orecchiuto ed orecchiante osservatore può ritenere, perché il Regime rispetta e fa rispettare la proprietà privata; riconosce e fa riconoscere l'iniziativa privata, e si rifiuta agli esperimenti socializzatori che volgono altrove alla catastrofe; ma niente nemmeno liberalismo indifferente dinanzi alle coalizioni degli interessi il cui urto, quando non sia contenuto, può mettere a repentaglio il benessere e la vita stessa della Nazione.
      Nei paesi moderni, a folta popolazione, il sistema delle comunicazioni è essenziale, non solo per i traffici, ma per lo spirito: le comunicazioni, in Italia, hanno, in questi ultimi anni, realizzato progressi grandiosi: nuovi tronchi ferroviari, elettrificazione di linee, aumento delle linee telegrafiche, perfezionamento modernissimo di quelle telefoniche, autostrade, rete stradale ordinaria in via di riparazione e di sistemazione.

(segue...)