(segue) Per il Consiglio Nazionale delle Corporazioni
(21 aprile 1930)
[Inizio scritto]

      Talune di queste misure sono già state adottate. Vi ricordo le più recenti.
      La riduzione dal 7 al 6 ½ del tasso dello sconto, prima tappa per alleggerire il costo del denaro; la libertà di commercio dei cambi, con cui si è data la definitiva risposta ai residuali disfattisti, nonché torbidi profeti di sciagure, che sino dall'11 marzo farneticarono di modificazioni alla quota di stabilizzazione ormai fissata per legge da ben 28 mesi: la lira senza più danni o impacci se ne va sola e sicura per il mondo e non ha nulla da temere; la proroga per i prestiti all'estero e per le agevolazioni fiscali per le fusioni di società; la fine dei centonovantacinque grotteschi Stati doganali interni che creavano 195 compartimenti stagni, i quali impedivano quel libero passaggio delle persone e delle merci, che dovrebbe avvenire senza impacci, almeno nell'interno dello Stato.
      La riforma daziaria non ha avuto soltanto lo scopo di ridurre il costo della vita, ma quello ben più importante di creare l'unità economica interna della Nazione e di costringere ad una più severa politica i Comuni, i quali, — ora — non possono più aumentare troppo comodamente le entrate allargando come facevano all'infinito la loro frontiera doganale. Questo «grottesco» doganale, che si perpetuava nella vita economica italiana soltanto per un fenomeno comprensibile, ma antifascista, di poltroneria morale, è scomparso e la sua scomparsa è segnata nelle partite attive del Regime fascista.
      Stabilito che il 1930 deve segnare il crollo di tutte le bardature residue dell'economia di guerra, verrà la volta dei calmieri, i quali sono perfettamente inutili in periodi di prezzi discendenti; così al 30 giugno anche il vincolismo degli alloggi avrà fine in tutta Italia, e voglio credere che le eventuali «licenze» dei proprietari non siano così numerose da costringermi ad adottare vincolismi d'altro genere. Altre misure d'aiuti e di alleviamento saranno adottate nei prossimi mesi.

(segue...)