(segue) Messaggio per l'anno nono
(27 ottobre 1930)
[Inizio scritto]
Eccoci dunque alla fine dell'anno
ottavo, alla soglia del nono. Anno duro quello che muore, ma tuttavia
illuminato dalla grande luce del maggio toscano e milanese. Ricordate
i miei discorsi a quelle adunate? Ecco che io li commento a distanza,
ora che il tumulto degli altrui commenti sembra calmato. Con quei
discorsi io intesi strappare la maschera a questa Europa ipocrita che
balbetta la pace a Ginevra e prepara la guerra dovunque. Furono
ritenuti una dichiarazione di guerra, mentre si dimenticava che la
guerra contro il Regime fascista, gli uomini, i gruppi, i partiti, le
sette, cui allusi a Firenze, la conducono da otto anni. Uccidere i
fascisti in quanto tali non è un atto di ostilità?
Diffamare il Regime e danneggiarlo nel credito, non è atto di
guerra? Quali calunnie, per quanto infami, non sono state lanciate
nel mondo contro il Regime fascista? Ciò che è accaduto
dopo le esecuzioni di Trieste non è la prova che la guerra
contro il Regime fascista è in atto? guerra morale per ora, ma
preparatrice della guerra militare? Le invenzioni calunniose sono
un'arma di guerra: fra poco anche noi avremo tagliato le mani ai
bambini come si disse dei Tedeschi nel 1914, ma pare che di quei
bambini mutilati si sia perduta ogni traccia. Tutto ciò per
accrescere l'odio contro l'Italia fascista; odio che viene predicato
e praticato da milioni e milioni d'individui. Odio
controrivoluzionario; odio di reazionari; odio di conservatori, che
ci onora e ci esalta; è la Vandea universale, socialista,
liberale, democratica, massonica che teme per i suoi feticci, che
vede crollare i suoi altari, che sente smascherare le sue
mistificazioni. Noi lottiamo contro un mondo al declino, ma ancora
potente perché rappresenta una enorme cristallizzazione
d'interessi. I fascisti se ne rendano conto. L'antifascismo non è
morto, l'opposizione esiste ancora. Soltanto il terreno della lotta
si è dilatato: ieri era l'Italia, oggi è il mondo,
poiché dovunque si battaglia prò e contro il Fascismo.
(segue...)
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