(segue) Alla Conferenza del grano
(26 marzo 1931)
[Inizio scritto]
Oggi sussistono le condizioni
perché questa conferenza riesca utile. Permettete che le
enumeri.
Primo, la composizione della
conferenza medesima nella quale convergono i delegati dei poteri
pubblici delle Nazioni aderenti e i rappresentanti più
autorevoli degli interessi del commercio granario, come pure i
rappresentanti delle maggiori istituzioni internazionali, che già
si sono occupate di tali questioni da diversi aspetti. Val quanto
dire — se si tien conto anche dell'importante suppellettile
documentaria apprestata dall'istituto e del convegno degli esperti
già tenutosi in questi giorni e in questa sede stessa —
che la conferenza è pienamente istruita delle vicende
anteriori, dei termini attuali, delle prospettive immediate del
movimento economico, per quanto spetta al grano, come altresì
dei problemi che vi si riferiscono. Essa è quindi in grado di
condurre un esame ampio e di prospettare quelle soluzioni che
varranno a soddisfare la miglior somma di interessi generali qui
rappresentati.
Secondo elemento favorevole: la
natura dell'istituto che ha indetto la conferenza e nella cui sede
essa si svolgerà: campo assolutamente e superiormente
obbiettivo, impervio a incidenze, a suggestioni, a sistemi politici
particolari; quindi luogo quanto mai idoneo d'incrocio delle più
varie correnti di pensiero e di conciliazione degli interessi anche i
più disparati. E quanto alle condizioni esteriori, ognuno può
notare due circostanze assai felici in cui si svolgerà la
conferenza: il clima politico più favorevole e un complesso di
segni, i quali sembrano dimostrare che il regresso della congiuntura
economica si è molto rallentato, se non del tutto arrestato, e
promette vicino il ravvivamento. Giacché, se è vero —
come io tengo per fermo — che sulla vicenda economica hanno
forza determinante e predominante le cause di origine agraria, è
vero altresì che l'andamento economico dell'agricoltura non
può non risentire l'efficacia di un migliorato corso degli
affari.
(segue...)
|